Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Focolaio in carcere, 24 contagiati
Scoperto cluster al Due Palazzi. Vaccinazioni ai prof, disagi e proteste dei sindacati
Non è il primo focolaio che si registra al Due Palazzi, ma forse è il più consistente da inizio epidemia Covid. I sindacati hanno reso noto che 22 detenuti e 2 agenti di polizia penitenziaria risultano in questi giorni positivi al virus. E per quanto riguarda le vaccinazioni, weekend di passione per il personale della scuola over 55: nessuno ha potuto prenotarsi nel Padovano, causa intoppi dal ministero. Proteste delle sigle sindacali: «Gestione deficitaria».
Ventidue detenuti positivi al coronavirus e due agenti della polizia penitenziaria contagiati. Preoccupa il cluster che è stato scoperto tra venerdì e ieri al Due Palazzi dopo che un carcerato ha accusato febbre e perdita del gusto. Non è la prima volta che si registrano focolai nel carcere, ma finora non avevano assunto queste proporzioni. Intanto i sindacati della scuola (dalle primarie alle superiori), in vista della campagna vaccinale che partirà mercoledì a Cittadella hanno scritto una lettera indirizzata al governatore Luca Zaia e al prefetto Renato Franceschelli per lamentare scarse informazioni e disagi.
Capitolo carcere. Giampiero Pegoraro della Cgil tuona: «Urge al più presto che venga somministrato il vaccino a tutti gli agenti e ai carcerati. La situazione è molto grave. Le inoculazioni dovrebbero iniziare la prossima settimana ma non ha senso riservarle solo ai poliziotti senza pensare ai detenuti. Siamo in ansia per i colleghi e anche per tutti i volontari che ogni giorno prestano servizio. Al circondariale sono circa 200 i soggetti detenuti, quindi più del 10% attualmente è positivo». Ieri intanto sono proseguite in Fiera le vaccinazioni: nella mattinata quasi 400 persone - tra educatrici e altro personale di nidi e asili, sia comunali che afferenti alla Federazione Italiana Scuole Materne si sono recate al Padiglione 6 per l’inoculazione della prima dose di siero. Riapriranno invece domani le prenotazioni tramite app Zerocoda per il personale docente e non di scuole elementari, medie e superiori che da mercoledì potrà ricevere il vaccino: a causa di un errore informatico, infatti, da venerdì agli over 55 non era consentito riservare la propria dose. In sostanza circa seimila dei 18 mila lavoratori della scuola chiamati a vaccinarsi, per tre giorni hanno subito disagi e disservizi dovuti a «un’incompleta comunicazione dei codici fiscali dagli Organi Ministeriali competenti alle Ulss. Il problema informatico è stato risolto e le prenotazioni potranno riprendere dal primo marzo compatibilmente con i posti disponibili. Nei prossimi giorni saranno attivate altre giornate e le prenotazioni saranno prolungate fino al mese di aprile», ha chiarito l’unità sanitaria. Proprio i disservizi legati alla piattaforma sono stati al centro delle proteste delle principali sigle sindacali della scuola contenute in una nota lettera alla Regione e al Prefetto: «Dando seguito alle numerose proteste delle lavoratrici e dei lavoratori che quotidianamente si occupano e si prendono cura degli studenti, lamentiamo la mancanza di informazioni esaustive sulle vaccinazioni contro il Covid-19. È deplorevole che nel Padovano le notizie siano frammentarie e non direttamente rivolte a chi nella scuola opera. Non c’è chiarezza per chi attende di sapere quando e dove può ricevere il vaccino: questo riguarda gli over 55, gli over 65 e anche i precari». Un concetto ribadito in serata anche da Giovanni Vascon, segretario di Cisl Scuola Padova: «Nonostante i chiarimenti dell’usl non siamo soddisfatti. Questo è solo un tecnicismo per un problema informatico ma la Regione ha gestito male la regia di questa campagna vaccinale. I dirigenti scolastici devono essere messi al corrente di come funzionerà perché sono la cerniera con gli insegnanti e il personale. Serve maggiore trasparenza».
Circa seimila addetti non hanno potuto fissare la data per l’iniezione L’usl: «Da domani si riparte per tutti»