Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Estorcevano contratti Enel con l’inganno
Con il «porta a porta» avevano guadagnato in pochi mesi 35 mila euro
In pochi mesi due promoter erano riusciti a far sottoscrivere 400 nuovi contratti Enel a 250 persone, ottenendo provvigioni per oltre 35mila euro. Solo che gli utenti non lo sapevano.
Avevano il compito di procacciare clienti e far sottoscrivere loro contratti per la fornitura di gas e luce: per ogni nuovo utente scattava una provvigione di circa 80 euro. In pochi mesi due promoter, un venticinquenne di Mestre di origini argentine ed un trentenne di Monastier, erano riusciti a far sottoscrivere ben 400 nuovi contratti a 250 persone, ottenendo così provvigioni per oltre 35mila euro. Roba da guinness dei primati. I primi ad interrogarsi su questi numeri sono stati i responsabili dell’azienda di Istrana da cui erano stati assunti come procacciatori per conto di Enel: i nuovi clienti erano infatti quasi tutti anziani e molti tra loro giuravano di non aver mai sottoscritto nessun contratto e ne chiedevano puntualmente la cessazione. È scattata così, per volontà dell’azienda, un’indagine della Guardia di Finanza di Treviso al termine della quale entrambi i promoter sono stachiederne ti denunciati per truffa aggravata e sostituzione di persona.
L’inchiesta ha messo in luce come i due procacciatori non si affidassero certo alle loro doti di persuasione ma a quelle da truffatori matricolati. I promoter riuscivano infatti ad ottenere i dati anagrafici delle persone scelte come vittime, quasi sempre anziani, e i numeri identificativi dei contatori: con questi dati stipulavano poi, completamente all’insaputa dei clienti, falsificandone spesso le firme, nuovi contratti di fornitura di energia elettrica e gas. Spesso, per rendersi più affidabili agli occhi dei clienti, si presentavano come tecnici Enel e chiedevano al malcapitato di turno di visionare una delle ultime bollette che puntualmente fotografavano con lo smartphone, ricavando così tutte le informazioni necessarie. Dopo qualche settimana gli utenti si vedevano attivare forniture in realtà mai richieste ed erano così costretti a la cessazione. Per altri clienti venivano utilizzati metodi molto più spicci. «Se non accetterà l’offerta vi verrà staccata la corrente» o «è necessario che lei passi ad un nuovo gestore, il suo è stato assorbito da un’altra società»: sono solo alcune delle espressioni utilizzate dai due, che spesso riproducevano le firme false dei nuovi clienti.
Le vittime, tutte contattate «porta a porta» dai promoter, erano principalmente residenti in provincia di Venezia (ben 147) ma contratti-truffa sono stati sottoscritti anche nella Marca (ben 106) e in altre province come Bologna, Monza, Roma, Rovigo, Udine, Venezia, Vicenza, Ascoli, Gorizia e Reggio Emilia. «L’operazione della Guardia di Finanza di Treviso -ha spiegato ieri il comandante provinciale delle fiamme gialle, Francesco De Giacomo- in un settore delicato come quello del mercato libero dell’energia, rientra nell’azione volta alla tutela dei cittadini-consumatori, specialmente quelli rientranti nelle fasce più deboli, rispetto a comportamenti volti a carpirne la buona fede per ottenere profitti illeciti».
” De Giacomo La Guardia di finanza tiene sotto controllo il mercato libero dell’energia, per tutelare i consumatori , specie i più fragili