Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Nuovo ospedale, Bei pronta a finanziare il 50%
La risposta ufficiale è arrivata qualche giorno fa. Ed è subito stata messa nero su bianco in una delle ultime delibere firmate da Daniele Donato come direttore generale ad interim dell’azienda Ospedaliera (carica che, quarantottore fa, il presidente della Regione Luca Zaia ha assegnato al trevigiano Giuseppe Dal Ben). La Bei, la Banca europea per gli investimenti, si è detta disponibile a finanziare la realizzazione del nuovo ospedale di Padova Est, facendosi carico del 50% dell’importo complessivo sotto forma di un mutuo da restituire nell’arco di trent’anni. Una novità importante, frutto della collaborazione di Cassa e depositi e prestiti, chiamata in causa proprio dall’azienda ospedaliera per la ricerca di soggetti finanziatori.
Nel documento firmato da Donato, in cui si dà anche notizia del fatto che lo studio di prefattibilità tecnico-economica dell’opera è stato di recente trasmesso dalla stessa Azienda a tutti gli altri enti coinvolti nella partita ( Regione, Comune, Università e Provincia), la spesa necessaria per costruire l’opera viene quantificata in un totale di 481,7 milioni, al netto però degli arredi e delle attrezzature. Mentre la superficie materialmente occupata dal nuovo policlinico di San Lazzaro, dotato di 963 posti letto, viene stimata in non più di 196.200 metri quadri. E se ciò fosse vero, significherebbe che i fabbricati ricoprirebbero soltanto poco più di un terzo dei 52 ettari situati alle spalle del Net Center e della Kioene Arena, destinandone almeno 30 a parcheggi, spazi verdi e viabilità a servizio della struttura. Inoltre, sempre nella delibera di cui stiamo parlando, l’ingegnere rodigino Mirco Giusti, già dipendente dell’azienda, viene designato Responsabile unico del procedimento (Rup). Anche se, ovviamente, la supervisione dell’iter spetterà sia al neodirettore generale Dal Ben che, soprattutto, all’ex numero uno di via Giustiniani, Luciano Flor, oggi direttore generale della sanità regionale. «La mia intenzione - ha scandito proprio Dal Ben l’altro giorno - è quella di dare un colpo di reni e di accelerare il più possibile, ben sapendo però che le gare europee hanno dei tempi sui quali non si può derogare». Ma al di là di tali nomine e dello studio di prefattibilità, pare finalmente arrivato il momento di decidere in che maniera finanziare l’opera. Se non altro perché la disponibilità della Bei si aggiunge al contributo di 450 milioni di euro promesso a dicembre del 2018 dall’inail (pure se non si è ancora ben capito in quale forma) e al fondo di 150 milioni che, ormai da diverso tempo, la Regione inserisce nel proprio bilancio triennale.