Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Montrone: «Il Padova risorgerà dalla beffa»

Il ricordo del 1993: «Mancammo la promozione all’ultima giornata, trionfo l’anno dopo»

- D. C.

Resettare e ripartire. Questa la parola d’ordine del Padova 2021-2022, che cancella con un colpo di spugna un finale di stagione da incubo: «Roba da tagliarsi le vene – sorride amaramente l’ex Angelo Montrone – perdere ai rigori la finale playoff dopo aver perso la regular season per due gol di differenza reti è veramente difficile da accettare. Mi ricorda molto il finale di stagione del mio Padova quando perdemmo la promozione all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Giocavamo con l’ascoli, segnai il gol del 3-2, ma Simonini riuscì a colpire proprio in extremis, regalando la promozione al Piacenza e condannand­oci a un altro anno di Serie B».

L’anno dopo, però, pochi cambiament­i, stesso allenatore e promozione agguantata all’ultimo tuffo allo spareggio di Cremona contro il Cesena: «Ricordo quanto fu difficile ripartire – sospira Montrone – le scorie dell’anno prima si erano accumulate, ma la società cambiò pochissimo, perché era convinta del valore della rosa. E si creò una situazione positiva, in cui il gruppo trovò al suo interno le forze per reagire e ripartire. Lo dico con grande sincerità e passione, spero davvero che la storia si ripeta il prossimo anno».

La prima medicina scelta dalla società è stata quella di cambiare allenatore. Via Andrea Mandorlini e dentro Massimo Pavanel: «Credo si sia trattato di una scelta comprensib­ile – spiega Montrone – quando una stagione finisce come quella da poco andata in archivio, qualcosa di solito cambia. E spesso paga l’allenatore. In tutta onestà alcune scelte di Mandorlini mi sono sembrate poco logiche, anche se poi è il tecnico ad avere il polso della situazione. La scelta di Pavanel mi piace molto, così come mi piace che il nuovo allenatore abbia firmato per un solo anno. Significa che crede molto nelle sue possibilit­à e in quelle della squadra. È molto motivato e sa motivare e credo proprio che il principale problema l’anno prossimo sarà psicologic­o, non certo tecnico».

Dal punto di vista tecnico, serviranno prima di tutto un portiere e un centravant­i. Per il portiere fra i papabili c’è anche Ivan Lanni del Novara, resta caldo il nome di Andrea Seculin, mentre scendono le quotazioni di Raffaele Di Gennaro. Fuori causa Tommaso Nobile: «Sicurament­e servirà un portiere – ammette Montrone – ma anche un centravant­i. Lo scorso anno abbiamo pagato l’annata disastrosa di Paponi, e neppure Biasci ha rispettato le attese. Stimo e apprezzo Sogliano, sono convinto che riuscirà a trovare quello che serve al Padova. Quanto alle avversarie, mi fa paura il Modena, che spero non venga inserito nel girone A. Sarebbe molto importante evitarlo». Domani, intanto, la squadra si radunerà all’hotel Antoniano di Montegrott­o Terme, mentre giovedì è in programma un allenament­o a porte aperte allo stadio Appiani.

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(Lapresse) Delusione Mani sulle ginocchia per i biancoscud­ati a fine gara

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