Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Trovata morta in villa con la gola tagliata
A ritrovare il corpo della cinquantasettenne il figlio e la madre. Aperta un’indagine, disposta l’autopsia
Sono stati il figlio e la madre a trovare morta una donna cinquantasettenne, poco prima delle 11 di ieri mattina in una stanza del seminterrato della propria abitazione di via Goito. La donna, che era la titolare di un’agenzia immobiliare di Albignasego — era riversa a terra, con un profondo taglio alla gola, poco lontano dal corpo è stato trovato un coltello da cucina. Vani tutti i tentativi di rianimazione soccorso da parte del personale medico intervenuto a seguito delle chiamate di soccorso: non hanno potuto fare altro che constatarne l’avvenuto decesso. Sul posto, gli agenti della questura di Padova e i colleghi del gabinetto di polizia scientifica, insieme al pubblico ministero di turno Benedetto Roberti, che ha già disposto l’autopsia sul corpo della donna: l’incarico verrà assegnato nei prossimi giorni. Anche l’abitazione è stata messa sotto sequestro. La donna, da quello che è emerso, da tempo soffriva di una forte depressione, sulla quale pesavano anche due gravi lutti familiari che si erano succeduti negli ultimi mesi. Dopo il suicidio del fratello nei giorni a cavallo fra le festività natalizie infatti, la donna aveva perso da meno di un mese anche l’anziano padre.
Secondo i primi rilievi, le ferite sul collo sarebbero compatibili con un tragico ed estremo gesto volontario, ma l’ultima parola spetterà referto degli esami del medico legale, che ha ora il compito di sciogliere ogni possibile dubbio sulla vicenda.
Attoniti e affranti sia i familiari che l’ex marito, subito accorsi in via Goito non appena ricevuta la notizia. Il figlio trent’enne si era insospettito del non averla trovata in casa, e dopo averla chiamata a lungo lui e la nonna hanno ritrovato il corpo in una delle stanze del piano seminterrato della casa.
L’ipotesi del suicidio è al momento la più probabile anche per gli inquirenti, che tuttavia mantengono il massimo riserbo fino alla chiusura delle indagini. Accanto al corpo della donna non è stato trovato alcun biglietto con cui abbia voluto motivare la decisione di togliersi la vita e non è stato ordinato il sequestro del suo telefono cellulare. L’arma usata è un coltello da cucina che le avrebbe reciso di netto la gola. I rilievi della polizia scientifica nell’abitazione sono terminati solo dopo le 13, due ore da quando il figlio trentenne e la madre avevano dato l’allarme. Non si esclude che quest’ultima potesse aver tentato già in passato di togliersi la vita, e che quindi i due gravi lutti che l’avevano colpita negli ultimi mesi non avrebbero fatto altro che rendere ancor più pesante — ed insostenibile — il peso già enorme della depressione.