Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Drogato provocò schianto in moto Assolto per il test senza l’avvocato

La sentenza d’appello ribalta la condanna in primo grado

- Antonio Andreotti

In sella alla sua moto sotto l’effetto di stupefacen­ti, nel luglio 2019 un centauro rodigino causò un incidente. Condannato a fine 2022, in primo grado, per guida in stato di alterazion­e psicofisic­a, nei giorni scorsi è stato assolto in Appello. Motivo? Il rodigino (avvocato Marco Seppi), al momento dei prelievi di sangue, non è stato informato che avrebbe potuto contattare un proprio legale di fiducia.

I fatti per cui M.B. 44enne, è stato assolto in Appello risalgono al 29 luglio 2019 a Sant’angelo a Piove di Sacco (Padova). Verso le 12 di quel giorno il rodigino, in sella ad uno scooterone «Yamaha», tamponò un’auto in via San Paolo rimanendo ferito mentre automobili­sta se la cavò incolume.

Alle 12.46, quindi poco dopo lo schianto, il centauro venne sottoposto ai prelievi del sangue e poi accompagna­to in ospedale per le lesioni riportate nella caduta dallo scooterone.

Dal prelievo emerse che il rodigino nelle ore precedenti aveva assunto cocaina e codeina. Indagato per guida in stato in stato di alterazion­e psicofisic­a, M.B. nel dicembre 2022 viene condannato — in primo grado a Padova — a sei mesi di reclusione (pena sospesa) oltre a una multa da 2.000 euro e il ritiro della patente.

M.B. appella la condanna e i giudici veneziani di secondo grado lo assolvono perché, al momento del prelievo di sangue, non è stato informato della facoltà di farsi assistere dall’avvocato di fiducia. Un fatto che, rilevano i giudici di secondo grado, determina la nullità del valore probatorio del prelievo: in questi casi le Forze dell’ordine hanno l’obbligo di informare che esiste questa facoltà.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy