Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ospedale di comunità del Sant’antonio, allestiti altri 22 posti
Potenziato e ulteriormente regolamentato. Per fornire così un servizio ancor più competo: è stata aumentata da 28 a 50 la dotazione di posti letto dell’ospedale di comunità attivato a fine 2022 — su richiesta della Regione — all’interno dell’ospedale Sant’antonio. Diventati famosi durante il Covid, gli ospedali di comunità sono strutture residenziali che accolgono pazienti per i quali non sia prefigurabile un percorso riabilitativo domiciliare o ambulatoriale e per cui risulti improprio il ricorso all’ospedalizzazione ma che necessitano di assistenprolungamento za infermieristica continuativa medica programmata.
Come spiegato dall’azienda Ospedaliera, infatti, «nel paziente con bisogni complessi, affetto da patologia acuta o da riacutizzazione di patologia cronica, il processo di superamento dell’evento acuto ed il recupero graduale della funzionalità e dell’autonomia risultano più lenti e difficoltosi che nel paziente con patologia a bassa complessità. Ciò comporta spesso un e assistenza del ricovero in reparti per acuti, allungando il tempo di degenza ed impedendo un turnover efficiente dei pazienti ricoverati, con la conseguente difficoltà di accesso per altri pazienti. D’altra parte, però, un rientro precoce a domicilio è spesso difficoltoso o improponibile, in particolare quando, nel primo periodo dopo la dimissione, le necessità assistenziali e riabilitative sono di livello tale da non poter essere assicurate dai familiari o dai caregiver a domicilio. L’ospedale di comunità vuole quindi rispondere alle necessità cura del paziente con bisogni complessivo o non autonomo».
Quello del Sant’antonio, in tal senso, non è ovviamente da meno: sono stati spesi circa 700mila euro prima per la riconversione del nono piano (attraverso interventi minimali di adeguamento) e quindi per il completamento delle opere strutturali per l’adeguamento sismico dell’ottavo piano.
L’assistenza medica è garantita dai medici del reparto di Geriatria per otto ore (dalle 8 alle 16) nei giorni feriali e il sabato dalle 8 alle 13: le eventuali necessità cliniche — su chiamata del personale del comparto — al di fuori delle suddette fasce orarie diurne vengono invece espletate dal medico di guardia della Geriatria fino alle 20. Durante le ore notturne feriali e festive (dalle 20 alle 8), invece, tale servizio sarà garantito dal medico di guardia di area geriatrica, il quale può avvalersi del supporto del medico reperibile della Geriatria.