Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Un pacco galleggia sul Po: c’erano 15 chili di droga

L’involucro notato dalla Finanza: sul mercato la marijuana avrebbe fruttato 110 mila euro

- Natascia Celeghin

Un maxi pacco di droga, 15 chilogramm­i di marijuana «ondivaga», è stato trovato dalla Guardia di Finanza nelle acque di Porto Levante, nel Delta del Po.

I militari della Sezione Operativa Navale, durante una crociera operativa di routine svolta nelle specchi d’acqua del Delta, hanno avvistato un involucro galleggian­te in prossimità del ponte della Strada Statale 309 Romea. Era alla deriva lungo il Po. I finanzieri, avvicinati­si all’oggetto con l’intento di verificarn­e la consistenz­a e limitare gli eventuali danni alle imbarcazio­ni in transito, hanno subito notato un’insolita voluminosi­tà e, dopo aver proceduto a una preliminar­e ispezione, lo hanno caricato a bordo.

Ciò che poteva sembrare un rifiuto - come del verde pubblico non correttame­nte smaltito - è invece risultato essere ben altro. Dentro il pacco, infatti, dopo un’attenta analisi i militari hanno rinvenuto buste di nylon con nastri riportanti diciture corrispond­enti a specie e qualità di sostanza stupefacen­te di origine vegetale. Messa in sicurezza l’area e valutata l’assenza di altre barche in transito, nonché la mancata presenza di automobili in sosta lungo le rive limitrofe, i militari hanno trasportat­o a terra il pacco ed eseguito il «drug test» che ha permesso di riscontrar­e la positività del materiale vegetale al principio attivo della marijuana.

Dopo accurate analisi e contattata il magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Rovigo, i finanzieri hanno posto sotto sequestro l’ingente quantità di stupefacen­te.

Resta un mistero, al momento, chi possa aver lanciato in acqua la droga. Sono in corso ulteriori approfondi­menti al fine di accertare se lo stupefacen­te possa essere riconducib­ile a una coltivazio­ne del luogo o invece frutto di una consegna provenient­e da altre zone, considerat­o che l’attuale stagione invernale non risulta ancora propizia alla maturazion­e di tali prodotti. Le piante di «Canapa Indica», infatti, sviluppano il principio attivo con effetto stupefacen­te solo in determinat­e condizioni climatiche. La sostanza sequestrat­a avrebbe potuto fruttare un illecito guadagno superiore ai 100 mila euro, tenuto conto che tali prodotti vengono illegalmen­te venduti ad un prezzo dai 10 ai 15 euro al grammo.

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Le indagini Gli inquirenti stanno tentando di svelare il giallo dello stupefacen­te

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