Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sotto Salone, pronte due liste per la guida del consorzio
Mancano ancora cinque giorni alla data X, ma la campagna elettorale freme tra i corridoi del mercato coperto più antico d’europa: saranno due le liste che il prossimo 10 aprile (votazioni in programma nel pomeriggio nella sede dell’ascom in piazzetta Bardella) si contenderanno le cinque poltrone del nuovo direttivo del Consorzio del Sotto il Salone. I titolari delle botteghe di uno dei luoghi più iconici della città del Santo si erano già ritrovati lo scorso 20 febbraio pronti ad eleggere i successori di Paolo Martin — macellaio reduce da tre mandati consecutivi — e della sua giunta dopo la scadenza del triennio di reggenza, al punto che nel corso dell’assemblea è stata anche presentata la squadra dei cinque possibili candidati. A capitanarla Fulvia Furlanis di Pastasuta, pubblico esercizio che fa della pasta il suo cavallo di battaglia, la quale si era proposta quale nuova presidente appoggiata da Pietro Chemello della profumeria Padù, da Mattia Michelotto dell’antica Macelleria da Natale, da Luca Ciccarelli del Salone Abruzzo (specializzato in carne proveniente da quella regione) e Luca Romagnoli della Locanda Peccatorum, che serve pasti rapidi per asporto. Un team che dovrebbe — il condizionale è d’obbligo, visto che oltre un mese fa venne formato nelle ultime ore utili per evitare eventuali commissariamenti — ripresentarsi in blocco anche mercoledì prossimo. Trovando però una cordata avversaria, ovvero una seconda lista: in questo caso i candidati a presidente e vicepresidente sarebbero rispettivamente Alberto Cisotto de La Bottega Veneta (formaggi e salumi) e Annapaola Bonaguro di Da Duilio. Ad affiancarli quali consiglieri Enrico Artusi del pastificio Artusi De Bojo, Matteo Daniele di Puro Latte e Riccardo Zulian della Macelleria Borsetto Silvano. Una corsa all’ultimo voto, con i titolari delle botteghe del mercato coperto chiamati a scegliere il quintetto che meglio possa accontentare le varie anime di un Sotto il Salone che soprattutto negli ultimissimi anni ha iniziato a cambiare volto, con attività enogastronomiche che strizzano l’occhio ai più giovani. Non sempre rispettando a pieno le regole del quieto vivere: questo l’unico punto extra-elezione discusso nel corso dell’assemblea dello scorso febbraio.