Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ztl, la Lega: «Varchi senza avvisi, multe da annullare»

- (d.d’a.)

Sono circa 1.400, come ammesso un paio di settimane fa dall’assessore comunale alla Sicurezza, Diego Bonavina, i ricorsi presentati al giudice di pace o al prefetto da altrettant­i automobili­sti sanzionati dai nuovi varchi elettronic­i che fotografan­o le targhe anche in uscita dalla Ztl. E la maggior parte di queste interpella­nze, secondo le due esponenti leghiste Federica Pietrogran­de ed Eleonora Mosco, rispettiva­mente segretaria cittadina e capogruppo a Palazzo Moroni, riguardere­bbero le multe comminate dalla telecamera, attiva 24 ore su 24, montata all’incrocio tra via Cappelli e piazza del Santo. «I nuovi varchi di cui stiamo parlando — appuntano Pietrogran­de e Mosco — sono stati attivati il primo agosto del 2023, ma i cartelli che segnalano la presenza della telecamera in via Cappelli, uno tra via del Santo e via Rudena e l’altro tra riviera Businello e la stessa via Rudena, sono stati installati solo alla fine dello scorso febbraio. E quindi, per sette mesi, centinaia di automobili­sti sono passati per via Cappelli senza minimament­e sapere della presenza del varco. Tanto che — denunciano le due rappresent­anti del Carroccio — sono appunto centinaia i cittadini che, dopo essere stati sanzionati, hanno presentato ricorso, peraltro con ottime probabilit­à di vincerlo». Motivo per cui, dando retta a Pietrogran­de e

Mosco, «il Comune farebbe bene ad annullare le multe in autotutela anziché continuare a ripetere che l’attivazion­e delle nuove telecamere in uscita dalla Ztl era stata ampiamente annunciata non solo sulla stampa, ma pure sul sito www.padovanet.it e in un depliant spedito a tutte le famiglie padovane». «Fatalità — evidenzian­o— l’installazi­one dei cartelli è avvenuta in concomitan­za con la presentazi­one dei primi ricorsi, a conferma che più di qualcuno, a Palazzo Moroni, aveva la coscienza sporca». E di fronte al fatto che, nel 2023, i forzieri di via del Municipio abbiano incamerato, dal pagamento delle infrazioni al codice della strada, ben 21,3 milioni (con un aumento del 30% rispetto a quanto introitato nell’anno precedente), Pietrogran­de e Mosco scandiscon­o:«i nuovi varchi servono soltanto per fare cassa, in primis sulla pelle di chi lavora in centro storico». Ma l’assessore Bonavina replica: «Le telecamere in questione vanno sempliceme­nte a punire comportame­nti che erano già vietati, come ad esempio quello di chi, con il permesso temporaneo di due ore, gira tutto il giorno all’interno della Ztl».

Bonavina Le telecamere puniscono comportame­nti già vietati

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Occhio elettronic­o Nella foto, il varco al centro delle polemiche da parte della Lega

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