Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cantiere Vittoria, concordato al bivio «La cessione garantirà i posti di lavoro»
L’azienda presenta il piano di ristrutturazione. L’ad Lupi: «Due gli scenari, con o senza vendita»
Cantiere navale Vittoria verso la liquidazione. Il punto vero è se l’azienda e posti di lavoro verranno salvati prima, con la vendita. Ieri i sindacati hanno incontrato in Comune ad Adria la politica, il prefetto e l’azienda. «A luglio manca poco, ci sono tre mesi per trovare un acquirente - ha fatto presente Mirco Bolognesi, dei metalmeccanici della Uil -. Nomi non ne sono usciti. Tempo fa ci era stato detto di un interessamento di Fincantieri e del gruppo Osanna, ma non si è più saputo nulla».
Ai cantieri Vittoria i dipendenti sono una sessantina, gli impiegati nell’indotto circa 250. In base a quanto deliberato nell’ultimo consiglio di amministrazione, Cantiere navale Vittoria ha depositato presso il Tribunale di Rovigo, entro i termini previsti dalla fase «prenotativa» della procedura avviata lo scorso dicembre, lo schema di un concordato con Piano di ristrutturazione soggetto ad Omologazione (Pro), una delle vie previste dal nuovo Codice della crisi d’impresa.
«A luglio scadono i termini dati dal tribunale — dice Bolognesi —. Se non c’è l’acquiadria,
rente, chiuderanno le commesse e pagheranno chi possono. Oggi non ci hanno parlato di trattative in piedi a meno che non ci sia una sorpresa nascosta».
L’amministratore delegato del Cantiere Vittoria, Stefano Lupi, spiega che il piano di ristrutturazione omologato «è comunque uno strumento liquidatorio che porterà, nel suo scenario di base, alla liquidazione delle attività della società, ma che prevede però
uno scenario cosiddetto migliorativo riconducibile alla cessione del ramo d’azienda del cantiere navale. Oltre a generare un miglior soddisfacimento per i creditori, la cessione produrrebbe l’auspicata continuazione dell’attività operativa della società sotto la gestione del nuovo investitore, garantendo quindi anche una continuità occupazionale ai dipendenti del cantiere ed al suo rilevante indotto». All’incontro di ieri ad oltre al sindaco, Massimo Barbujani, per la Regione era presente l’assessore Cristiano Corazzari.
«L’allungamento delle trattative con i possibili investitori combinata con l’esigenza di poter terminare alcune importanti commesse rimaste attive con l’obiettivo di mettere un maggior valore a disposizione dei creditori - aggiunge Lupi - ci hanno indotto a utilizzare lo strumento del Pro, dando così vita ad un percorso che consentirà di avere a disposizione un tempo ulteriore, seppur limitato, per continuare a portare avanti e possibilmente concludere le negoziazioni per la vendita del compendio aziendale».
A Porto Viro, invece, i cantieri navali Visentini, con circa 50 addetti, stanno attraversando un periodo di grande salute economica. Nei giorni scorsi ha lasciato il cantiere il nuovo traghetto Varsavia costruito per l’armatore polacco Polferries e la cui entrata in servizio è prevista a luglio. Si tratta del più grande traghetto mai costruito dal cantiere portovirese.