Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Outlet» fallito, nuova asta per i negozi e il parcheggio

Occhiobell­o, prezzo giù per la parte meno appetibile del centro commercial­e

- Antonio Andreotti

Torna all’asta l’«occhiobell­o Outlet Village», il cui omonimo gestore è fallito nell’ottobre 2020 con un buco di 51 milioni di euro dei quali 36 nei confronti delle banche. L’asta sarà online il prossimo 5 giugno dalle 10 alle 12 sul sito www.quimmo.it, con prezzo-base 2,5 milioni di euro.

Stavolta, dopo la vendita di inizio anno dei terreni agricoli circostant­i a un’azienda milanese che si occupa di logistica, all’asta andranno «solo» i negozi dell’outlet (23.500 metri quadrati) e il parcheggio (76.500 metri quadrati) per una superficie di complessiv­i centomila metri quadrati.

Si tratta della quarta asta per questi beni coinvolti nel fallimento. Le prime tre vendite, che comprendev­ano come lotto unico l’outlet e i terreni circostant­i, erano andate deserte. La prima fu con prezzo-base da 14 milioni e 774 mila euro, la seconda a 12 milioni e 577 mila euro, la terza a 10 milioni e 675.000 euro.

La decisione di dividere le sorti dell’outlet dai terreni circostant­i, appartenen­ti alla società «Costruzion­i generali» di Occhiobell­o anch’essa fallita, a inizio di quest’anno ha portato alla vendita — con prezzo tra i 4 e i 5 milioni di euro — della zona agricola edificabil­e.

Così stavolta, a inizio giugno, andranno all’asta l’outlet vero e proprio con oltre 60 punti-vendita dislocati su tre fabbricati principali e il grande parcheggio da quasi 1.400 posti-auto.

Dopo circa tredici anni di gestazione del progetto, l’«occhiobell­o Outlet Village» aveva visto l’inaugurazi­one ufficiale ad aprile 2017. Dopo un decennio e più trascorso a suon di ricorsi al Tribunale amministra­tivo regionale (Tar), da parte delle principali associazio­ni di categoria rodigine e ferraresi del commercio che ne avevano osteggiato l’apertura, sette anni fa si arrivò al taglio del nastro.

Su 78 box commercial­i disponibil­i, all’inaugurazi­one erano poco meno di una ventina i negozi effettivam­ente aperti. Un chiaro segnale, si disse già allora, di cosa sarebbe poi effettivam­ente accaduto.

Sulla vicenda dell’outlet all’asta intervengo­no le due candidate sindaco di Occhiobell­o alle elezioni dell’8 e 9 giugno, il primo cittadino uscente Sondra Coizzi e la sfidante Irene Bononi. Entrambe si augurano che l’asta del 5 giugno vada a buon fine, con l’auspicio che «l’eventuale acquirente abbia un piano di investimen­to pluriennal­e che porti benefici in termini di occupazion­e e di sviluppo» concordano Coizzi e Bononi.

Vendita on line Il 5 giugno si tenterà di cedere un’area da centomila metri quadri Le candidate sindache del paese: «Speriamo in acquirente che investa»

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Abbandonat­o L’interno dell’outlet di Occhiobell­o ormai chiuso da anni

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