Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Outlet» fallito, nuova asta per i negozi e il parcheggio
Occhiobello, prezzo giù per la parte meno appetibile del centro commerciale
Torna all’asta l’«occhiobello Outlet Village», il cui omonimo gestore è fallito nell’ottobre 2020 con un buco di 51 milioni di euro dei quali 36 nei confronti delle banche. L’asta sarà online il prossimo 5 giugno dalle 10 alle 12 sul sito www.quimmo.it, con prezzo-base 2,5 milioni di euro.
Stavolta, dopo la vendita di inizio anno dei terreni agricoli circostanti a un’azienda milanese che si occupa di logistica, all’asta andranno «solo» i negozi dell’outlet (23.500 metri quadrati) e il parcheggio (76.500 metri quadrati) per una superficie di complessivi centomila metri quadrati.
Si tratta della quarta asta per questi beni coinvolti nel fallimento. Le prime tre vendite, che comprendevano come lotto unico l’outlet e i terreni circostanti, erano andate deserte. La prima fu con prezzo-base da 14 milioni e 774 mila euro, la seconda a 12 milioni e 577 mila euro, la terza a 10 milioni e 675.000 euro.
La decisione di dividere le sorti dell’outlet dai terreni circostanti, appartenenti alla società «Costruzioni generali» di Occhiobello anch’essa fallita, a inizio di quest’anno ha portato alla vendita — con prezzo tra i 4 e i 5 milioni di euro — della zona agricola edificabile.
Così stavolta, a inizio giugno, andranno all’asta l’outlet vero e proprio con oltre 60 punti-vendita dislocati su tre fabbricati principali e il grande parcheggio da quasi 1.400 posti-auto.
Dopo circa tredici anni di gestazione del progetto, l’«occhiobello Outlet Village» aveva visto l’inaugurazione ufficiale ad aprile 2017. Dopo un decennio e più trascorso a suon di ricorsi al Tribunale amministrativo regionale (Tar), da parte delle principali associazioni di categoria rodigine e ferraresi del commercio che ne avevano osteggiato l’apertura, sette anni fa si arrivò al taglio del nastro.
Su 78 box commerciali disponibili, all’inaugurazione erano poco meno di una ventina i negozi effettivamente aperti. Un chiaro segnale, si disse già allora, di cosa sarebbe poi effettivamente accaduto.
Sulla vicenda dell’outlet all’asta intervengono le due candidate sindaco di Occhiobello alle elezioni dell’8 e 9 giugno, il primo cittadino uscente Sondra Coizzi e la sfidante Irene Bononi. Entrambe si augurano che l’asta del 5 giugno vada a buon fine, con l’auspicio che «l’eventuale acquirente abbia un piano di investimento pluriennale che porti benefici in termini di occupazione e di sviluppo» concordano Coizzi e Bononi.
Vendita on line Il 5 giugno si tenterà di cedere un’area da centomila metri quadri Le candidate sindache del paese: «Speriamo in acquirente che investa»