Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
SANITÀ, REGIONE ALLA CONSULTA CONTRO I TAGLI
N uovo ricorso del Veneto alla Corte Costituzionale. Ieri la giunta regionale ha deliberato l’impugnazione del decreto sui tagli in sanità. «Difendiamo la salute dei veneti», dice il governatore Luca Zaia. Ed è polemica col Partito Democratico.
VENEZIA Ancora una volta il Veneto si appella alla Corte costituzionale contro un provedimento dello Stato centrale che ritiene penalizzante per una realtà virtuosa. Nel mirino in questo caso la manovra sulla sanità, che prevede tagli per 2 miliardi e 352 milioni di euro. Per la nostra regione significa perdere 240 milioni da dedicare ai Livelli essenziali di assistenza, le prestazioni passate ai cittadini dal Servizio sanitario nazionale dietro pagamento del ticket. Da qui la decisione della giunta Zaia di presentare ricorso. «Ci eravamo impegnati a combattere i tagli, per difendere il diritto alla salute — spiega il governatore Luca Zaia — ma anche per condannare l’illegittimità di una manovra che colpisce indiscriminatamente le Regioni virtuose, come il Veneto, e quelle sprecone. Il tutto senza applicare i costi standard, pur formalizzati nel 2011. Secondo i nostri legali ci sono numerosi profili di incostituzionalità, che abbiamo segnalato nel corso dell’iter della legge e che ci avevano spinto a votare contro l’accordo con lo Stato in Conferenza dei presidenti delle Regioni e a non partecipare poi alla Conferenza Stato-Regioni. Noi abbiamo sempre detto di no ai tagli». Secondo Palazzo Balbi la norma mette a rischio la garanzia dei servizi sanitari e contrasta con i principi costituzionali nella parte in cui blocca gli investimenti e impone un tetto alle prestazioni specialistiche. Pena il pagamento di quelle in più addebitate al medico prescrittore e al paziente. «Con un po’ di buon senso da parte del governo e un po’ più coraggio da parte di alcune Regioni lo scontro giuridico, ormai sacrosanto, si sarebbe potuto evitare — dice Luca Coletto, assessore alla Sanità —. Risparmiare si doveva, bastava farlo applicando i costi standard. Adesso è tardi e noi dobbiamo difenderci dallo sfascio della buona sanità».
Di diversa opinione Alessandra Moretti, capogruppo del Pd: «Con la politica dei ricorsi contro il governo, Zaia e i suoi pensano di gettare fumo sulle loro malefatte, ma noi continueremo a smascherarli. Proprio il presidente sta cercando di portare a termine una riforma devastante per la sanità: con l’Azienda Zero sarà smantellato il modello veneto, basato sull’integrazione sociosanitaria. Senza contare gli azzeramenti di risorse voluti dalla giunta per il Sociale. Zaia dovrebbe fare ricorso contro se stesso».