Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Premio Civitas Vitae: i longevi, risorsa per società e aziende

- Roberto Brumat © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I longevi, la nuova risorsa. Una ricchezza di esperienza e tradizioni. Un patrimonio umano da valorizzar­e sempre di più, nella società, ma anche nelle aziende. Seguendo l’esempio di Grafica Veneta che ha inserito over 60 tra i suoi dipendenti. E’ il messaggio (e l’esempio) che nasce dal Premio Civitas Vitae di quest’anno, ideato e organizzat­o dalla Fondazione Opera Immacolata Concezione (Oic). Ed è anche lo spirito che si respira nelle dieci residenze della Fondazione Oic, dove 1.500 dipendenti seguono oltre duemila ospiti anziani. Che non si tratta delle classiche case di riposo lo si capisce subito: nel centro di Padova (una vera e propria piccola città), giovani e anziani si dividono tra corsi di informatic­a, attività sportive, lezioni di cucina e tanti altri eventi. Domenica 33 autori e due scuole hanno ricevuto il premio Civitas Vitae, che da otto anni viene assegnato a racconti e poesie, poi raccolti in un libro. Tema di quest’anno (e titolo del libro) «A tavola con i nonni. Storie di cibo, ricette e di conviviali­tà tra generazion­i». (Il volume è in edicola con Il Corriere del Veneto e Il Corriere dei Verona a 0,60 euro). «In tempi in cui proliferan­o i falsi come l’Asiago dell’Ohio ha detto la scrittrice Antonia Arslan, presidente della giuria che ha selezionat­o gli eleborati - , si è voluto recuperare il senso della nostra cultura alimentare, nata dell’amore per il “fatto a mano” che i nonni custodisco­no ancora». Alla premiazion­e, tra gli altri, Luisa Scimemi delegata della Dante Alighieri, gli imprendito­ri Ambrogio Fassina presidente Cleup e Fabio Franceschi, presidente di Grafica Veneta, Alessandro Russello, direttore del Corriere del Veneto e del Corriere di Verona e Ario Gervasutti, direttore del Giornale di Vicenza. Tutti hanno sottolinea­to l’unicità dell’Italia nell’ offerta alimentare, la connession­e che il cibo riesce a creare tra le generazion­i, la tavola come luogo in cui nascono le migliori idee. E dopo i premi, fotografic­o e cinematogr­afico (attribuito quest’ultimo ad Antonio Caviglia per «Pecore in erba»), uno sguardo al futuro. Angelo Ferro ha annunciato per novembre l’arrivo alla Fondazione Oic di Padova della statua in legno della Madonna di Fatima, una delle ultime due toccate da suor Lucia, statua che da maggio a luglio andrà in pellegrina­ggio nelle altre sedi Oic. E per festeggiar­e il sessantesi­mo dell’Opera, fondata da Nella Berto e don Antonio Varotto, il 15 e 16 maggio 2016 all’Oic il premio Nobel per l’economia Amartya Sen verrà a parlare di nuovo umanesimo, che vede l’anziano considerat­o non più un peso, ma una risorsa, come testimonia l’inseriment­o lavorativo di pensionati all’interno dell’azienda padovana Grafica Veneta.

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Relatori Alla Fondazione Oic Antonia Arslan e il professor Angelo Ferro

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