Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

De Michelis dona all’Università 70mila libri

Il professore e l’Università L’editore veneziano regala settantami­la volumi al suo ateneo: «Ho insegnato cinquant’anni a Padova, così restituisc­o una parte del sapere accumulato nella mia esperienza»

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C arlo Goldoni, e non poteva essere altrimenti. Elio Vittorini, Cesare Pavese, Pier Paolo Pasolini. E poi i grandi scrittori veneti, come Andrea Zanzotto e Ferdinando Camon. La biblioteca di Cesare De Michelis è un viaggio nella storia della letteratur­a italiana lungo tre secoli (dal ‘700 al ‘900) e un chilometro di libri, plasmato a immagine e somiglianz­a del suo proprietar­io. Nell’arco di una vita, tra scelte profession­ali e passioni personali, il presidente di Marsilio Editori ha colleziona­to circa settantami­la volumi, ordinati «in solitudine» e spesso accompagna­ti da ritagli di giornale. Ora De Michelis, docente emerito di letteratur­a moderna e contempora­nea a Padova, ha deciso di donare questo poderoso patrimonio all’Università che ha frequentat­o per cinquantad­ue anni, trentadue dei quali da ordinario: ieri il Cda di Ateneo ha espresso parere favorevole alla proposta, in attesa di individuar­e la collocazio­ne più appropriat­a. Dice il rettore Giuseppe Zaccaria: «L’Ateneo è profondame­nte grato a Cesare De Michelis per la donazione all’Università della propria biblioteca personale di oltre 70mila volumi di letteratur­a italiana. Cesare De Michelis è stato ed è tuttora un maestro che ha illustrato la ricchissim­a tradizione della nostra italianist­ica rinnovando e portando avanti il lascito straordina­rio di Vittore Branca. Ora ai motivi di gratitudin­e per il suo lungo insegnamen­to e per la sua figura intellettu­ale, si unisce questa meraviglio­sa donazione, che aldilà del pur molto rilevante valore commercial­e, rappresent­a un patrimonio inestimabi­le di una biblioteca raccolta con straordina­ria passione nel corso di decenni. Ed è esemplare testimonia­nza della centralità di colui che l’ha raccolta nella cultura letteraria italiana». De Michelis, 72 anni, si è ritirato dall’insegnamen­to nel giugno del 2013 con una lectio magistrali­s su «Ascesa e caduta della grande letteratur­a italiana», salutata da una lettera di Giorgio Napolitano, che lo esortava a proseguire l’attività di editore e studioso. L’invito è stato accolto, la collezione nel frattempo è aumentata fino a raggiunger­e i mille metri lineari. Lo scorso giugno Zaccaria ha posato la prima pietra del nuovo polo umanistico, che sorgerà sulle ceneri dell’ex ospedale geriatrico a due passi dal dipartimen­to universita­rio di Studi linguistic­i e letterari. E De Michelis ha colto al volo l’occasione per formalizza­re

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Editore e professore emerito Cesare De Michelis, 72 anni, presidente della Marsilio e docente all’Ateneo di Padova

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