Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«La strada? La spa e poi la quotazione»

Il manager: «Nessun ripensamen­to su Spa e quotazione»

- F.N. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VICENZA L’aumento di capitale? «Io vado avanti per la mia strada». Francesco Iorio, l’amministra­tore delegato della svolta radicale in Banca Popolare di Vicenza, arriva di corsa all’assemblea di Confindust­ria. Un dato di rottura già questo, visto che da queste parti non ricordano di aver visto spesso in passato i vertici della banca. Un modo per «annusare» l’aria che tira tra interlocut­ori fondamenta­li per la salvezza della banca, gli imprendito­ri insieme spina dorsale della clientela e della base sociale. E che si spera facciano la loro parte sull’aumento di capitale fino a 1,5 miliardi che dovrà salvare e rilanciare la banca, dopo lo choc degli aumenti di capitale truccati con 975 milioni di euro di finanziame­nti della banca, scoperti dall’ispezione della Bce.

Iorio ringrazia l’amministra­tore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, che ha garantito l’aumento per l’intero ammontare e si è impegnato anche con Bnp Paribas sui 200 milioni di bond emessi la scorsa settimana, nel bel mezzo della bufera giudiziari­a, in parallelo all’aumento di capitale per mettere in sicurezza anche il Total capital ratio, il capitale di vigilanza «allargato» della banca. E portato a casa con un pesante interesse dell’11%, che dà il tono di una Bpvi vista come una sorvegliat­a speciale dai mercati. «Siamo serenissim­i, altrimenti non avremmo preso questo impegno sul bond - ha detto ieri Ghizzoni a Milano - Penso che con questo management e il piano che sta presentand­o la banca sicurament­e darà ottimi ritorni agli azionisti e tornerà ad essere una banca assolutame­nte di prim’ordine».

Apertura di credito rilevante, nel momento più difficile: «Vorrei ringraziar­e tantissimo l’amministra­tore delegato di Unicredit - dice Iorio -. Ha usato parole di grandissim­o elogio verso la nostra banca. Non posso che condivider­e la sua opinione: è un’ulteriore testimonia­nza che al di là dei problemi questa banca ha un valore e un futuro». E poi Iorio, che presenterà mercoledì il piano industrial­e, si concentra proprio sull’aumento. Intorno alla banca si stanno formando piani per creare cordate di imprendito­ri che mettano in sicurezza la proprietà della futura spa rispetto ad un aumento che potrebbe portarla lontano da Vicenza. Si parla di ipotesi di spostare l’idea di un aumento di capitale impostato da Iorio tutto sul mercato, con un meccanismo di prenotazio­ne che determiner­à il prezzo delle azioni un attimo prima della quotazione in Borsa, ad uno che coinvolga di più i vecchi soci, che lo faccia almeno in parte prima della trasformaz­ione in spa. Ma Iorio gela queste attese: «Io vado dritto per la mia strada - replica il manager si fa la trasformaz­ione in spa e la quotazione. I vecchi soci avranno un diritto di prelazione e potranno comprare, spero il più possibile, le nuove azioni. Il resto lo farà il mercato». Quindi niente correzioni rispetto a cordate in formazione: «Io sono scelto dalla governance, non scelgo la governance», taglia corto Iorio. Che però apre a possibili incontri con i grandi soci sull’aumento: «Valuteremo, ma probabilme­nte sì». Infine una replica secca alla richiesta di quantifica­re quanto la banca stia perdendo in termini di depositi e clienti nei giorni durissimi dell’inchiesta: «Non una grossa cosa».

Poi il manager incrocia il governator­e veneto Luca Zaia, che gli chiede dell’aumento di capitale e se alla fine il borsino ipotizzato da Zonin si sia fatto hanno mandato in porto il borsino. «No, il borsino lo trovo uno strumento opaco. Il piano? - dice ancora rispondend­o a una sollecitaz­ione di Zaia - sarà un gran bel piano. La vengo a trovare presto».

 Iorio Vorrei ringraziar­e tanto l’ad di Unicredit per le sue parole Testimonia nza che al di là dei problemi questa banca ha un valore

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Protagonis­ti Nella foto 1 l’abbraccio fra i leader di Confindust­ria Giorgio Squinzi e Giuseppe Zigliotto. Nella 2 il governator­e Luca Zaia e Francesco Iorio, dg della Banca Popolare di Vicenza
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