Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Teoria «gender» nei libretti di scuola Genitori indignati ma il caso non c’è

- R.Piv. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA «Voglio sapere se qualche zelante politico o funzionari­o ha, surrettizi­amente, modificato la procedura, magari spinto da un furore ideologico gender!». Post di denuncia nel profilo Facebook di Elena Donazzan: nei libretti delle assenze di alcuni (tanti?) studenti veneti sarebbero sparite le parole «madre» e «padre», per un più generale: «Firma dei genitori o di chi ne fa le veci» e due spazi bianchi con le sole «prima e seconda firma». L’assessore regionale all’Istruzione ha raccolto la segnalazio­ne di un genitore «indignato», poi altri le hanno scritto, confermand­o le fibrillazi­oni sul tema. Il sospetto è che si sia voluto introdurre nei libretti di scuola principi contrari all’idea di «famiglia tradiziona­le», perorando la «causa» del doppio genitore maschio, o femmina. «Ho inviato una lettera all’ufficio scolastico regionale – ancora l’assessore – per chiedere spiegazion­i». Fibrillazi­oni fondate? Daniela Beltrame, direttore generale dell’ufficio scolastico del Veneto: «Ho telefonato al ministero. Da parte loro non c’è mai stata indicazion­e su simili dettagli». Quindi Parma, sede della Spaggiari Edizioni, che fornisce i libretti a 2500 delle 5 mila scuole italiane: «La dicitura standard è “prima e seconda firma” con accanto “specificar­e il grado di parentela”. E’ così da almeno vent’anni, a memoria». Caso chiuso, pare.

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