Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
A Viafora il premio per il giornalismo d’inchiesta
«C i sono storie che in Italia si preferisce non raccontare. Gli affari della Chiesa di Pietro appartengono a questa categoria. Giovanni Viafora lo fa invece senza paura, incastonando un’inchiesta dirompente proprio nel cattolicissimo Veneto». È quanto si legge nella motivazione del Premio per il Giornalismo d’Inchiesta «Gruppo dello Zuccherificio», alla sua IV edizione, assegnato domenica a Ravenna al giornalista del
Corriere del Veneto. Viafora ha vinto il premio nazionale. La giuria (presieduta dal capostruttura di Rai3 Loris Mazzetti) ha premiato l’inchiesta «Padova, l’impero finanziario della Chiesa fra investimenti, società e conti in rosso», pubblicata lo scorso gennaio, che descriveva nei dettagli le articolazioni del potere economico della diocesi padovana. L’inchiesta ha avuto un’ampia eco, proprio alla vigilia del significativo avvicendamento tra il vescovo Mattiazzo e il suo successore, Claudio Cipolla. «La diocesi ufficialmente reagì molto duramente», ha detto Viafora ricevendo il premio, «ma la cosa più bella è stata che tanti uomini di Chiesa, che non occupano incarichi di vertice, ci abbiano contattato confessando il loro sostegno e la loro gioia nel constatare che certe cose fossero venute alla luce». «Un lavoro d’intuizione e numeri che ricostruisce l’intero ‘castello’ societario della diocesi e il relativo patrimonio immobiliare», riporta ancora la motivazione, «condotto in maniera accurata, preciso come un bisturi, ordinato e chiarissimo. Tanto chiaro che se dovesse finire nelle mani di Papa Francesco i prelati di Padova, che girano in Bmw, avrebbero i giorni contati».