Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Pop Vicenza, seicento esuberi
Il piano industriale oggi in cda: 150 sportelli verso la chiusura. Sindacati allo scontro
VICENZA Bpvi, emergono alcuni anticipazioni del piano industriale che sarà approvato oggi dal cda della banca. Seicento esuberi e la chiusura di 150 sportelli. A illustrare le linee guida sarà il consigliere delegato Francesco Iorio. Intanto si apprende che la Consob sta ispezionando l’istituto: «Qualche prassi di controllo non è stata adeguata».
VICENZA Banca popolare di Vicenza, 600 esuberi nel piano industriale. Il documento con le linee operative dei prossimi anni, messo a punto dall’amministratore delegato, Francesco Iorio, insieme alla prima linea dei suoi collaboratori, entrerà oggi in cda per l’approvazione. Ma due numeri fondamentali nella revisione del piano industriale 2016-’20 di Bpvi sono stati anticipati ieri dall’agenzia Ansa. Secondo cui il piano prevede 0ltre 500 esuberi, che potrebbero salire anche a 600, oltre alla chiusura di 150 filiali, sulle 650 attuali. Numero questo che ricalca la cifra già uscita a maggio, nel vecchio piano industriale messo a punto dall’ex amministratore delegato Samuele Sorato, che ipotizzava risparmi per 30 milioni di euro, da cui era partita poi una prima tranche di 75 chiusure, comunicata ai sindacati il 22 giugno. Lo stop delle prime 39 di queste è scattato venerdì.
Diverso invece il discorso sul personale. Numeri ai sindacati non ne erano stati mai comunicati, tanto che la trattativa partita a luglio era stata rinviata a settembre proprio per l’assenza dei numeri, che sarebbero stati messi nero su bianco sul piano industriale. Pur se una anticipazione rilevante Iorio l’aveva fatta il 5 settembre, a margine della convention con i direttori di filiale al Teatro comunale di Vicenza. Lì aveva parlato di 300 esuberi e 150 sportelli, anticipando allora che quello era il numero sulle filiali. Ieri la conferma sul fronte filiali. Oggi si vedrà come stanno le cose sul personale.
Certo l’anticipazione di ieri 600 esuberi, ma con l’assunzione di giovani - ha già spinto sulle barricate i sindacati, che vedranno Iorio oggi alle 12, proprio per l’illustrazione del piano industriale, a valle del consiglio che lo approverà e che inizierà alle 9.30. «Seicento esuberi corrispondono ad un taglio del 10 per cento dei dipendenti (quasi 5.500 per l’intero gruppo, ndr) - anticipa il segretario nazionale degli autonomi della Fabi, Giuliano Xausa -. Se fossero confermati sarebbe la solita beffa confezionata ad arte contro i lavoratori. Riteniamo inaccettabile che le colpe di una gestione tutt’altro che trasparente dell’istituto vengano fatte pagare ancora una volta ai dipendenti. Contrasteremo questa politica selvaggia di taglio al costo del lavoro. In questo momento al Gruppo servono proposte chiare di rilancio e una visione industriale a largo respiro, non l’ennesimo bagno di sangue a danno dei lavoratori e dell’istituto stesso». Interviene anche il deputato del Pd, Federico Ginato: «Notizie allarmanti: ancor più ora, con i vertici indeboliti dalla indagini della magistratura, il risanamento della banca va ricercato e costruito assieme. Per questo è indispensabile che ci sia un confronto trasparente e serio con i sindacati. Siamo con l’ad Iorio nel tentativo di salvare la popolare ma vanno spiegati chiaramente tempi, modi e costi».
Intanto mentre il sindaco di Vicenza, Achille Variati, ha annunciato ieri che Iorio ha accettato un’audizione con la giunta e i capigruppo consiliari, per discutere, come ha anticipato il sindaco, «delle prospettive di rilancio, delle tappe verso la spa e di come la banca intenda tutelare i piccoli risparmiatori», di Popolare di Vicenza ha parlato ieri anche il presidente di Consob, Giuseppe Vegas. Che ha caricato in sostanza sulla popolare, e non sull’assenza dei controlli, la responsabilità sul fronte delle azioni e degli aumenti di capitale venduti ai risparmiatori: «Non parlerei di cose mancate nei controlli - ha detto Vegas-, probabilmente qualche prassi di controllo non è stata adeguata». Vegas ha confermato poi che Consob ha in corso «un’ispezione, non da adesso ma da aprile, per i profili Mifid». In sostanza l’authority sulle società sta controllando la correttezza delle operazioni di vendita delle azioni. «Ci sono altri che fanno ispezioni - ha poi concluso Vegas -. Un po’ alla volta verrà fuori tutto».
Giuliano Xausa Inaccettabile il taglio del 10% dei dipendenti: non possono pagare loro una gestione opaca Giuseppe Vegas Vicenza? Verrà fuori tutto. Non sono mancati i controlli, erano le prassi operative insufficienti