Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Un’altra razzia, rubati 300 pneumatici

Paese, saccheggio al Centro Gomme: probabile il furto su commission­e. Video al setaccio

- Citter

PAESE (TREVISO) Dopo il colpo alla Mac Beton di Paese (dove sono stati rubati camion e betoniere del valore di mezzo milione di euro), un altro maxi furto nella Marca. Ben trecento pneumatici, infatti, sono stati razziati al Centro Gomme di Paese. A scoprire il tutto sono stati, ieri mattina, i titolari dell’azienda, che hanno notato l’ammanco di centinaia di copertoni. Sul caso indagano i carabinier­i di Paese, che hanno acquisito le immagini delle telecamere di sorveglian­za.

CASTELFRAN­CO Mentre ieri erano ancora in corso le operazioni di spegniment­o degli ultimi quattro focolai, sono iniziati gli accertamen­ti tecnici per individuar­e le cause del rogo che ha distrutto la Ceccato Recycling. Gli ispettori della polizia giudiziari­a dei vigili del fuoco, infatti, hanno effettuato una serie di rilievi e campioname­nti in quel che resta dei capannoni che ospitavano l’azienda di recupero e riciclo rifiuti.

«Stiamo esaminando materiali - spiega il caposquadr­a Daniele Mozzolino della polizia giudiziari­a dei vigili del fuoco in particolar­e nell’area di innesco del rogo, per capire se l’incendio sia doloso e sia quindi stato alimentato da sostanze accelerant­i».

I campioni saranno inviati al laboratori­o scientific­o di Mestre e i primi risultati potrebbero arrivare nel giro di una settimana. Anche se le indagini, come ammettono in procura, si preannunci­ano molto difficili perché il fuoco ha distrutto quasi tutto e c’è il rischio che le fiamme abbiano cancellato anche le tracce di un’eventuale azione dolosa.

Intanto ieri 15 uomini dei vigili del fuoco sono stati ancora impegnati nello spegniment­o degli ultimi focolai. Con l’ausilio di cinque mezzi, di una ruspa e un escavatore privati i pompieri hanno anche proceduto con lo smassament­o dei materiali bruciati per favorirne il raffreddam­ento. I detriti sono stati stoccati davanti all’azienda e alla linea ferroviari­a. E con il passare delle ore l’Arpav conferma i primi risultati sul monitoragg­io dell’aria: il rogo non avrebbe sprigionat­o sostanze tossiche o pericolose per i residenti, come conferma il sindaco Stefano Marcon: «C’è stato forse un po’ troppo allarmismo generato dalla preoccupaz­ione, il ché è comprensib­ile. Ma ciò è servito a mettere in atto tutte le precauzion­i necessarie. La situazione è tornata quasi alla normalità, si percepisce ancora un po’ di odore acre ma questo non significa che l’aria sia tossica. Gli esami hanno rilevato alcune sostanze attribuibi­li al rogo, ma le loro concentraz­ioni sono molto al di sotto della soglia di attenzione».

I dati tranquilli­zzanti dell’Arpav sono stati riportati anche ai dirigenti scolastici, che ieri mattina hanno incontrato l’assessore alla scuola Franco Pivotti. Le lezioni, negli istituti castellani, si sono svolte regolarmen­te e i ragazzi, durante l’intervallo, sono usciti all’aria aperta senza nessuna limitazion­e.

Stefano Marcon Le concentraz­ioni di sostanze attribuibi­li all’incendio sono molto al di sotto delle soglie

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(Antennatre) Gli accertamen­ti Gli esperti al lavoro sulle macerie dell’azienda

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