Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
I Solisti Veneti ricordano Lucia Valentini
A Valentini Terrani, il contralto padovano scomparso 17 anni fa, è dedicata domani la serata di gala dell’ensemble di Scimone. Il marito Alberto: «Ancora oggi ricevo lettere da tutto il mondo indirizzate a lei, persino fiori da Tokio»
«Un cuore, una voce e una professionalità che hanno conquistato il mondo». Il maestro Claudio Scimone sceglie parole delicate, piene di stima e affetto, per descrivere Lucia Valentini Terrani, alla vigilia del concerto che ne celebrerà il ricordo e l’indimenticabile talento. Domani, alle 20.45, il Teatro Verdi di Padova accoglierà «Grande lirica e virtuosismo strumentale, omaggio a Lucia», una serata di gala, tra musica e solidarietà, per ricordare il contralto padovano, la grande artista di fama internazionale prematuramente scomparsa diciassette anni fa.
Sul palcoscenico saliranno i Solisti Veneti, diretti da Scimone, con un ricco programma, impaginato per l’occasione, pensato per omaggiare anche i gusti e, quindi, gli autori più amati da Valentini Terrani. In apertura il Concerto n. 11 in re minore RV 565 per due violini, violoncello e archi da «L’estro armonico» op. 3 di Antonio Vivaldi, impreziosito dai virtuosismi dei violinisti Chiara Parrini e Francesco Comisso e del violoncellista Gianantonio Viero. Poi, sarà la volta di Gioachino Rossini, tra gli autori preferiti dalla cantante, con le Variazioni in mi bemolle maggiore per clarinetto e archi su temi de «La donna del lago», in cui la voce del contralto sarà sostituita dal clarinetto di Lorenzo Guzzoni, e le Variazioni per ottavino e archi sul tema del Rondò «Non più mesta» dalla Cenerentola di Rossini di Fryderyk Chopin, con l’ottavino di Clementine Hoogendoorn Scimone. L’intermezzo strumentale, con Lucio Degani al violino e Gabriele Ragghianti al contrabbasso, proporrà il Gran duo concertante per violino, contrabbasso e orchestra di Giovanni Bottesini, mentre la trascrizione operistica con «Simpatici ricordi della Travia-
ta» per oboe e archi di Antonino Pasculli presenterà Paolo Grazia come solista all’oboe. Il gran finale è affidato a uno dei personaggi più significativi del repertorio dell’artista padovana, in versione per strumenti: «Fantasia sulla Carmen» per violino e archi op. 25 di Pablo de Sarasate. «La mia voce è un dono di Dio, la metto al servizio di coloro che amano la musica», diceva Lucia Valentini Terrani. E si muove seguendo questa lezione la fondazione che porta il suo nome, presieduta dal marito attore Alberto Terrani, che ha organizzato la serata e svolge attività di beneficenza nella formazione e nella qualificazione di giovani musicisti e nell’aiuto a persone affette da malattie incurabili, con particolare riferimento ai bambini. «Sono diciassette anni che Lucia se n’è andata, ma sembra ieri. Ci manca moltissimo. Ancora oggi ricevo lettere indirizzate a lei, giungono da tutto il mondo – spiega Alberto Terrani - E sono arrivati anche fiori da Tokyo per il suo compleanno. Sono omaggi che commuovono. Il mondo della musica è incredibile, non ti lascia un respiro: lei così c’è ancora, ogni giorno, e vive in questi gesti». E conclude: «Padova ha fatto davvero molte cose per Lucia e quella del Teatro Verdi sarà una serata emozionante. Ora lei mi chiede di ricordarla? E il cuore mi si stringe». Biglietti da 10 a 25 euro. Per maggiori informazioni: info@luciavalentiniterrani.it, www.teatrostabileveneto.it