Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

L'inviato del ministro apre al tribunale della Pedemontan­a

Il sindaco di Bassano: «Ha sposato le nostre istanze»

- di Benedetta Centin

VICENZA Detto, fatto. Solo quindici giorni fa il ministro Andrea Orlando, aprendo a una rivisitazi­one del riassetto territoria­le dei tribunali voluto della «geografia» giudiziari­a, aveva annunciato, con una lettera inviata al Corriere del Veneto, l’arrivo di un «suo» uomo: Mario Barbuto, ex presidente del tribunale di Torino, da lui trasformat­o in un esempio di efficienza e oggi capo del Dipartimen­to organizzaz­ione giudiziari­a del ministero. E ieri Barbuto era a Vicenza, per raccoglier­e le voci di amministra­tori, parlamenta­ri e avvocati locali. Ma anche per parlare del tribunale della Pedemontan­a, un progetto al quale è risultato molto interessat­o.

Un’idea, quella di un palazzo di giustizia dedicato ad uno specifico territorio e alle sue esigenze, che aveva già promoziona­to lo stesso alto funzionari­o nel 2011, in Piemonte. «Barbuto vede con favore il tribunale della Pedemontan­a e non intende ostacolare il progetto che, se realizzato, potrebbe servire un’area di oltre 400 mila persone, da Castelfran­co a Breganze e fino a Cittadella», ha dichiarato il sindaco di Bassano, Riccardo Poletto, dopo aver incontrato il magistrato. «Il fatto che abbia ascoltato con grande attenzione e “sposato” le nostre istanze è positivo, anche perché noi ci speriamo ancora di realizzare il progetto visto il lavoro di grande partecipaz­ione che stiamo portando avanti», ha continuato il primo cittadino, che sta raccoglien­do le delibere di 60 Comuni delle tre province (Vicenza, Padova e Treviso), favorevoli a realizzare, nella cittadella della giustizia di Bassano costata 12 milioni di euro e mai utilizzata, un palazzo con competenza sulla Pedemontan­a. «Per riuscire ad istituire il tribunale della Pedemontan­a - ha proseguito Poletto - c’è bisogno però di una legge. Barbuto ci ha comunque fatto sapere che c’è una commission­e che sta lavorando al riordino degli uffici giudiziari e può essere che ci sia un ripensamen­to per il nostro territorio».

Soddisfatt­o dell’incontro col funzionari­o di Roma anche l’ex presidente dell’Ordine degli avvocati di Bassano, Francesco Savio: «È stato proficuo, finalmente qualcuno del ministero che è venuto ad ascoltarci commenta. - Barbuto va incontro alla nostra visione di palazzo di giustizia svincolato dalle province, dedicato ad una determinat­a zona, nel nome della specializz­azione e dell’efficienza».

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Protesta Uno striscione contro lo spreco di soldi dovuto alla chiusura del tribunale di Bassano

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