Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Due rapine in villa in poche ore: è allarme
Treviso, imprenditori vittime dei banditi in città e a Meduna. «Siamo sotto choc»
TREVISO Rincasato nel cuore della notte, è stato assalito da due malviventi che dopo averlo minacciato con un coltello, lo hanno immobilizzato con delle fascette di plastica. Vittima mercoledì notte un imprenditore di Meduna di Livenza, Antonio Pasqual, di 62 anni. Meno di 24 ora prima, a Treviso, tre ladri hanno fatto irruzione nella villa in cui vivono il 70enne Armando Sasso e la moglie Cristina. «Sono sotto choc - dice la donna - ho temuto per mio marito».
TREVISO Rincasato nel cuore della notte, è stato assalito da due malviventi che dopo averlo minacciato con un coltello, lo hanno immobilizzato con delle fascette di plastica. Poi, con tutta calma, gli hanno svaligiato casa. Vittima mercoledì notte un imprenditore di Meduna di Livenza, Antonio Pasqual, di 62 anni. Meno di 24 ora prima, a Treviso, tre ladri hanno fatto irruzione nella villa in cui vivono il 70enne Armando Sasso e la moglie Cristina, titolari della Wigwam srl di Villorba, azienda che commercializza piastrelle e ceramiche per la casa. Dopo aver messo a soqquadro l’abitazione, hanno svegliato i proprietari e da loro si sono fatti aprire la cassaforte. In entrambi i colpi, i predoni sono riusciti ad impossessarsi di un ingente bottino: contanti e monili per decine di migliaia di euro.
Due episodi inquietanti che hanno fatto tornare alto l’allarme rapine in villa in tutta la Marca. A Meduna è da poco passata la mezzanotte quando Antonio Pasqual, ex proprietario della concessionaria d’auto Mondialcar di Portogruaro, varca i cancelli della sua villa in via Pascoli con la propria macchina. L’imprenditore non fa a tempo ad aprire lo sportello che viene raggiunto da due individui vestiti di scuro. Hanno il volto coperto e gli puntano addosso un coltello. Sono attimi di panico per il 62enne che viene costretto ad entrare nella sua villa con i due malviventi al seguito.
E’ solo l’inizio. I due tirano fuori da una borsa delle fascette di plastica da elettricista, con le quali legano Antonio Pasqual ad una sedia. A quel punto sono liberi di scorrazzare da una stanza all’altra in cerca di preziosi. Mettono al setaccio le stanze e trovano contanti per alcune migliaia di euro, orologi e monili di valore, per un bottino complessivo ancora tutto da quantificare. Solo quando il 62enne, già vittima di un terribile lutto nel 2008, quando la figlia di tre anni perse la vita annegando nel laghetto di casa, riesce a liberarsi e a dare l’allarme arrivano i carabinieri, che stanno indagando sul caso. «Siamo sconcertati – ha detto il sindaco di Meduna Marica Fantuz -. Già nei giorni scorsi erano state svaligiate quattro abitazioni mentre i proprietari dormivano in casa. Ma questo fatto è ancora più grave. Ci sentiamo impotenti».
Poche ore prima l’altro colpo a Treviso. La notte tra lunedì e martedì tre malviventi sono entrati nella villa di via Bibano in cui vivono Armando Sasso e la moglie Cristina tre malviventi. I ladri, che indossavano felpe nere col cappuccio alzato, sono entrati nella camera da letto dei coniugi, ed esprimendosi con accento dell’Est Europa hanno intimato alla coppia di aprire la cassaforte. «Dateci i soldi e non vi succederà niente» hanno detto prima di impossessarsi di 300 euro in contante e gioielli del valore di diverse migliaia di euro. Ora è caccia aperta ai banditi da parte delle forze dell’ordine.
Il coltello Antonio Pasqual è stato minacciat o con un coltello I bottini Nei due colpi i banditi sono fuggiti con oro e soldi