Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La cena alle Calandre sull’ospedale E tra venti giorni inizierà il processo

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VENEZIA Per lui il processo comincerà il 22 ottobre. Giancarlo Ruscitti fa parte dei dodici imputati del caso Mose (tra cui spicca il nome dell’ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni) che hanno rifiutato il patteggiam­ento preferendo affrontare il giudizio. Secondo l’accusa, l’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurat­i, avrebbe dato a Ruscitti un contratto con il Coveco per permettere al consorzio di cooperativ­e di «evadere le imposte sui redditi». Secondo l’accusa, Ruscitti avrebbe ricevuto «compensi per operazioni soggettiva­mente inesistent­i per 184.663 euro». Il ruolo di Ruscitti nell’inchiesta era emerso già un anno prima della retata storica del 4 giugno. Il 7 giugno 2011 l’ex presidente del Consorzio Giovanni Mazzacurat­i e il consiglier­e Pio Savioli invitarono a cena al ristorante «Le Calandre» di Rubano l’allora sindaco Flavio Zanonato, il rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria e, appunto, Ruscitti. Argomento: il nuovo ospedale di Padova. Fu Savioli a rivelare l’incontro a Franco Morbiolo, il capo del Coveco, consorzio di cooperativ­e. «Lì - diceva Svioli intercetta­to - è venuta fuori una serie di passaggi abbastanza importanti sia da parte di Ruscitti, che da parte loro (Zanonato e Zaccaria), comunque sull’ospedale il nostro amico Flavio deve parlare direttamen­te... ». E sempre Savioli, in un’altra intercetta­zione, avrebbe citato nuovamente Ruscitti e il suo contratto: «Visto che lo paghiamo noi è giusto utilizzarl­o anche su altri fronti». (d.tam.)

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