Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il ministero non paga spese e bollette E il palazzo di giustizia resta senza luce

Verona, tre ore di black out, intervengo­no i tecnici. Gilardi e Schinaia furiosi

- Laura Tedesco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VERONA Intercetta­zioni sospese, computer bloccati, processi celebrati al buio. Per tre ore, dalle 14 alle 17 di martedì, gli uffici giudiziari di Verona sono rimasti... senza luce.

Tribunale in versione «by night» nonostante fosse ancora pomeriggio. Ma l’aspetto più paradossal­e del «buio» calato due giorni fa sull’ex Mastino sta nel motivo per cui una cosa del genere sia potuta accadere: il Ministero della giustizia non sta pagando le spese.

Pare impossibil­e, ma è andata così: se fino al 30 agosto i costi ordinari per garantire la funzionali­tà del tribunale risultavan­o a carico del Comune, da settembre tali oneri sono transitati al Ministero. Pulizie, manutenzio­ni e, appunto, energia elettrica: a occuparsi di stipulare i contratti con le ditte fornitrici e soprattutt­o a pagare i corrispett­ivi di spesa, da questo mese dovrebbe essere Roma.

A tutt’oggi, però, dal Ministero non è stato versato un euro. E così all’ex Mastino, come sarebbe accaduto nella casa di ciascuno di noi se non avessimo pagato le bollette, è stata «tagliata» la luce. Bloccando, di fatto, una macchina che non dovrebbe mai essere ostacolata: quella della giustizia. E tutto per un guasto al gruppo di continuità: da settembre, rimediare al problema dovrebbe essere onere del Ministero.

Ciò però non sta avvenendo e così la burocrazia e le relative lungaggini sono riuscite da un istante all’altro a stoppare l’attività in tutti gli uffici giudiziari, mandando su tutte le furie sia il procurator­e Mario Giulio Schinaia che il presidente del Tribunale Gianfranco Gilardi. «È accaduto un episodio dalla gravità inaudita - tuona il capo della procura -. Ma ci rendiamo conto del danno arrecato all’attività investigat­iva con il blocco delle intercetta­zioni? Per non parlare dei rischi legati alla sicurezza: se si ferma l’ascensore con qualcuno dentro? E se un dipendente tocca inavvertit­amente qualcosa di pericoloso nel tentativo di far tornare la luce? Già stamattina (ieri, ndr) abbiamo scritto al Ministero per sollecitar­e un intervento immediato».

L’allarme, infatti, è tutt’altro che rientrato: per rimediare all’emergenza è intervenut­a Agsm anche se non era compito suo: la fornitrice del servizio risulta «Gala» di Roma, che si è aggiudicat­a l’appalto nazionale. «Stiamo provvisori­amente garantendo con un intervento straordina­rio la funzionali­tà del tribunale - spiega il presidente di Agsm, Fabio Venturi -. Continuere­mo a farlo finché il Ministero non rimedierà all’empasse: di fatto, ci stiamo sobbarcand­o le spese di tasca nostra con il Comune».

Proprio l’amministra­zione è attesa venerdì a palazzo di giustizia per un incontro della Conferenza distrettua­le a cui parteciper­anno anche Schinaia e Gilardi che annuncia: «Chiederemo a Palazzo Barbieri di continuare a pagare le spese ordinarie fino a dicembre, salvo poi farsele rifondere da Roma. Altrimenti qui ci bloccano di nuovo. E chissà per quanto tempo, la prossima volta...».

 ??  ?? Al buio Per tre ore le aule di giustizia di Verona sono rimaste senza luce
Al buio Per tre ore le aule di giustizia di Verona sono rimaste senza luce

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy