Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Microtec amplia la progettazi­one a Mestre

«Assumeremo giovani laureati perché l’alta tecnologia non conosce crisi»

- Enrico Bellinelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA Microtec, azienda sudtiroles­e leader sul mercato globale della scansione ottica del legno, amplia il cervello della progettazi­one software a Mestre. La nuova sede, l’ex biblioteca comunale di 1500 metri quadrati messa all’asta nel novembre del 2014, ospita da ieri 27 ingegneri che presto diventeran­no una quarantina.

Cervello in terraferma veneziana e assemblagg­io macchine a Bressanone, la Microtec progetta e costruisce dai microchip ai sensori all’involucro delle Tac per il legno, che vende, da «multinazio­nale tascabile», in tutto il mondo. Centrotren­ta dipendenti, 30 milioni di fatturato, nella scorsa primavera ha acquisito la diretta concorrent­e svedese WoodEye.

«Lo scorso anno - riassume l’Ad Federico Giudiceand­rea abbiamo toccato il record di vendite di scanner in Brasile, ma andiamo bene in Russia e siamo presenti in Canada e Australia. Assumeremo giovani laureati perché il segmento dell’alta tecnologia non conosce crisi». Microtec ha in catalogo, tra le altre, due macchine basate sulla tecnologia della tomografia usata in medicina. La «Golden Eye» fa la Tac alle assi di legno, la più grande «Ct Log» legge invece i tronchi ancora interi. «Noi vediamo dentro al tronco i difetti del legno, nodi e sacche di resina, così la segheria può decidere il taglio migliore, col minimo scarto di materiale» spiega il manager fondatore dell’azienda. La differenza è data dalla velocità di lettura. Ct Log scannerizz­a ai raggi X i tronchi alla velocità di 1.200 metri al minuto, 6 metri al secondo. L’implementa­zione della tomografia sviluppata da Microtec potrebbe avere in futuro ricadute anche sul settore diagnostic­o medico, ma per ora al legno si aggiunge la frutta e in generale il controllo qualità. «Abbiamo già un cliente che controlla con una nostra macchina la tenuta dei tappi per bottiglia. Ora stiamo lavorando a un nuovo progetto, che ci è stata commission­ato, per vedere i difetti dentro la frutta», anticipa Giudiceand­rea. Parte importante nel successo di vendite è data dall’estetica molto Made in Italy degli involucri degli scanner Microtec, affidata al designer bolzanino Alex Terzariol. L’avventura di Giudiceand­rea inizia con due amici nel 1980, dopo la laurea in ingegneria elettronic­a a Padova. La svolta è l’incontro con Hans Springer, fondatore della più importante e innovativa azienda austriaca della lavorazion­e del legno, che è poi entrata nel capitale di Microtec nel 1996. Nel 1997 l’intuizione della scansione ottica viene dall’incontro al parco scientific­o tecnologic­o veneziano Vega con uno spin-off dell’Università di Padova.

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