Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Troppi profughi alla Serena» E Manildo chiede aiuto agli Alpini
TREVISO L’ex caserma Serena rimane uno dei nodi più caldi dell’accoglienza dei profughi nella Marca. Ieri mattina il comitato di residenti TrevisoCasier ha incontrato i sindaci dei due Comuni, Giovanni Manildo e Miriam Giuriati, per capire cosa succede nella struttura e quali sono le prospettive future. I sindaci non hanno potuto far altro che rispondere con la linea che ribadiscono da mesi: la risposta è l’accoglienza diffusa perché la Serena da sola non risponde all’emergenza. L’associazione incontrerà la prossima settimana anche il prefetto Laura Lega. «Le loro preoccupazioni sono le nostre – ha detto Manildo dopo l’incontro con i cittadini -. Abbiamo già da tempo ricevuto rassicurazioni sulla gestione della sicurezza e i controlli sanitari. Ma è chiaro: 400 persone lì sono troppe, servono altre soluzioni e la gestione non può essere affidata a un solo soggetto. Serve un’accoglienza diffusa e serve la collaborazione degli altri Comuni. Ho chiesto anche al gruppo Alpini di attivarsi per l’accoglienza anche con la Caritas». Anche il prefetto ha cercato di coinvolgere sindaci che non siano solo di centrosinistra, sia per l’accoglienza che per i lavori socialmente utili, ma la battaglia è molto dura. A Paese intanto il sindaco leghista Francesco Pietrobon ha ordinato lo sgombero di 5 dei 16 profughi accolti in una casa lungo la Castellana. «Secondo la norma regionale e comunale, come ha confermato anche l’Usl 9, il limite di abitanti in quell’immobile è 11 – afferma -. Consegneremo l’ordinanza a tutti gli inquilini entro domani (oggi, ndr.). Se non andranno via entro martedì, dovremo richiedere l’intervento dei carabinieri per farli sgomberare”. I richiedenti asilo erano arrivati a giugno.