Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Fuori da scuola: «Minacciano mio figlio»
«Gli dicevano: uccido tua madre». L’altra mamma: «No, c’è integrazione»
SCHIO Mamme divise, nella scuola di Schio frequentata dai bambini musulmani che non volevano assistere alle lezioni di musica perché così aveva detto di fare l’imam Sofiane Mezerreg. «Questa è la scuola dell’integrazione. Mai sentito parlare di problemi fra gli alunni, a causa di un imam» assicurano alcune. «Proprio oggi sono andata dalle maestre a lamentarmi: un bimbo islamico ha detto a mio figlio “uccido tua madre e tuo padre”. Va a finire che cambiamo scuola» dichiara un’altra.
La notizia dell’espulsione dell’imam Sofiane Mezerreg, dopo che alcuni bimbi avrebbero minacciato di venire con le bombe a scuola, ieri era arrivata anche ai familiari in attesa fuori dai cancelli della scuola. «L’ho sentita al tg – conferma una nonna – ma i miei nipoti non hanno mai detto niente a casa». Una mamma rumena riporta un episodio sgradevole: «Noi siamo integrati con gli italiani, non si può dire altrettanto di certi genitori musulmani. Questa storia non mi sorprende: mi sono lamentata dalle maestre, a mio figlio è stato detto da un compagno “uccido i tuoi”. Non sono cose normali in bocca a un bambino. Insulti sì, può capitare: ma non così». Insiste un altro papà, sempre rumeno: «Le maestre purtroppo non vedono tutto, non potrebbero. Qui è colpa dei genitori, i figli ripetono ciò che sentono a casa». Poco più in là, due mamme invece assicurano che «questa vicenda dell’imam ha dell’incredibile, siamo stupite. Le maestre fanno l’impossibile per l’integrazione, con ottimi risultati. La scuola è pure stata premiata dall’Unicef». Anche il preside è sulla stessa linea: «Ho segnalato io il caso ai carabinieri, ma non ho mai avuto genitori o maestre che abbiano lamentato insicurezza. Se i bimbi accenneranno alla vicenda, le maestre affronteranno la questione con loro».