Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Centrali idroelettr­iche sul Piave Bottacin: ora modifiche alla legge

Il Comune: sopralluog­o il 29 ottobre, siamo contrari all’impianto

- Federica Fant © RIPRODUZIO­NE RISERVATA © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO La Regione Veneto «sta lavorando ad alcune novità in materia di concession­i idroelettr­iche, che saranno note entro Natale». Lo conferma l’assessore regionale competente, Gianpaolo Bottacin, a margine della richiesta del Movimento cinque stelle di sospendere immediatam­ente il rilascio di nuove concession­i e autorizzaz­ioni per impianti idroelettr­ici su acque superficia­li, sopra il megaWatt. Bottacin rassicura: «Quando sarà il momento faremo un provvedime­nto che andrà a normare questa situazione, oltre che a Belluno il problema si è presentato anche vicino al Ponte degli alpini di Bassano». Una situazione che l’assessore regionale stesso definisce un «assalto alla diligenza».

Sabato i grillini hanno presentato un’interrogaz­ione che chiede alla Regione di sospendere il rilascio di nuove concession­i e autorizzaz­ioni per impianti idroelettr­ici su acque superficia­li, sopra il megawatt, anche quelle che sono attualment­e in istruttori­a. Tutto nasce dall’ennesima richiesta di derivare sul Piave, questa volta in pieno centro città, a ridosso del Ponte della Vittoria. Ecco perchè mercoledì si riunirà a Belluno la Commission­e urbanistic­a, che tratterà proprio il progetto della società Reggelberg­bau di Bolzano, che ha presentato istanza di derivazion­e idroelettr­ica per costruire una centralina sotto al ponte della Vittoria.

Il Comune ha già manifestat­o la sua contrariet­à nel consiglio comunale di giugno. Lo rifarà anche nel corso del sopralluog­o in programma il 29 ottobre, con ritrovo nell’ufficio tecnico del Comune di Limana alle 9.30. L’incontro è stato fissato per l’altro impianto che vuole realizzare la Reggelberg­bau, nella zona di Praloran.

La società infatti ha in mente due progetti, simili come caratteris­tiche in cui si sfruttano piccoli salti, d’acqua per una potenza che risulta essere inferiore al megaWatt: il sopralluog­o del 29 ottobre servirà per analizzare solo quello di Praloran. In tutto l’arco alpino, gli impianti definiti «mini idroelettr­ici», come le centrali idroelettr­iche di potenza inferiore ad un megaWatt, rappresent­ano circa l’85% del numero degli impianti esistenti e solo il 5% della potenza istallata. Ben il 90 % dei corsi d’acqua che compongono il tratto alpino del bacino del fiume Piave è caratteriz­zato da impianti e derivazion­i realizzati a fini di produzione di energia idroelettr­ica e irrigua. BELLUNO (a.zuc.) Schianto a Sagrogna, nell’impatto frontale muore un 60enne della Costa d’Avorio: la vittima è Yao Della Bernard (in foto, ndr), residente a Tricesimo (Udine). Domenica intorno alle 17.45, lo schianto fatale: l’uomo era seduto sul sedile del passeggero di un Fiat Fiorino diretto verso Belluno, che è stato centrato da un’Alfa 75 che aveva perso il controllo mentre viaggiava in direzione opposta. L’auto ha colpito il furgoncino, per poi terminare la propria corsa nel giardino di una casa. Il 60 enne africano ha avuto la peggio, morendo sul colpo. Ferite di media entità, invece, per l’amico al suo fianco e per i due occupanti dell’Alfa, che da ieri sono fuori pericolo di vita. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco e i sanitari del Suem, anche la polizia stradale e i carabinier­i per i rilievi. Inevitabil­i i disagi al traffico, con rallentame­nti e inversioni di marcia sulle strade.

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Centralina Il Bellunese si interroga sulla sostenibil­ità degli impianti

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