Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Intesa San Paolo, Consiglio del Territorio al battesimo «Saremo la banca di Venezia»
VENEZIA «L’impegno che prendiamo con tutti voi è che Intesa Sanpaolo è qui per fare banca a Venezia con aiuto del Consiglio del Territorio» dice il presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, che ieri a Venezia ha chiuso gli interventi di presentazione del nuovo organo locale dell’istituto di credito. In pratica, pur ormai assorbita la storica Cassa di Risparmio di Venezia in Intesa, il terzo gruppo bancario europeo vuol mantenere radici ben profonde nei territori.
Giovanni Sammartini, ex presidente di Carive, presiede questo organismo consultivo, che busserà regolarmente alla Direzione regionale Nordest con proposte per conquistare quote di mercato e i «desiderata» soprattutto da parte delle imprese. Del Consiglio del Territorio fanno parte, tra gli altri: imprenditori come Agnese Lunardelli, vice presidente di Confindustria Venezia con delega alle Pmi o Alessandro Rizzante numero due di Fidi Impresa Turismo Veneto.
I numeri, quasi tutti già noti con la semestrale del giugno scorso, li ha esposti il direttore regionale della banca, Renzo Simonato, con la novità del buon andamento dei prestiti sul Veneziano che toccano a giugno i 3,378 miliardi di euro.
Gros-Pietro aggiunge due dettagli a proposito dello scacchiere veneto. Anzitutto sulla cessione del 44,5% delle quote della Brescia-Padova, con l’accordo di agosto con Re Consult Infrastrutture. «Non siamo noi - dice Gros Pietro - a guidare questa operazione e non siamo noi a stabilire chi deve guidare questa compagine. Il nostro piano industriale prevede l’uscita dalle attività non bancarie. Logico partecipare al lancio di un’infrastruttura, non è logico restare nel capitale per decenni».
E sull’idea di «banca di territorio», il presidente di Intesa Sanpaolo dice: «Gli istituti piccoli non hanno futuro se non aggregati a banche grandi che estendano gli strumenti di monitoraggio del rischio, molto costosi, ma che consentono un rapido intervento».
Le vicende di Veneto Banca e Popolare di Vicenza aprono nuovi scenari che Pietro Gros riassume così: «Il Veneto è una regione di grandissima attività economica che attira le banche. Ce ne sono tante. Mi aspetto una riorganizzazione e un consolidamento che potrebbe aprire anche a banche internazionali».