Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Intesa San Paolo, Consiglio del Territorio al battesimo «Saremo la banca di Venezia»

- Enrico Bellinelli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA «L’impegno che prendiamo con tutti voi è che Intesa Sanpaolo è qui per fare banca a Venezia con aiuto del Consiglio del Territorio» dice il presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, che ieri a Venezia ha chiuso gli interventi di presentazi­one del nuovo organo locale dell’istituto di credito. In pratica, pur ormai assorbita la storica Cassa di Risparmio di Venezia in Intesa, il terzo gruppo bancario europeo vuol mantenere radici ben profonde nei territori.

Giovanni Sammartini, ex presidente di Carive, presiede questo organismo consultivo, che busserà regolarmen­te alla Direzione regionale Nordest con proposte per conquistar­e quote di mercato e i «desiderata» soprattutt­o da parte delle imprese. Del Consiglio del Territorio fanno parte, tra gli altri: imprendito­ri come Agnese Lunardelli, vice presidente di Confindust­ria Venezia con delega alle Pmi o Alessandro Rizzante numero due di Fidi Impresa Turismo Veneto.

I numeri, quasi tutti già noti con la semestrale del giugno scorso, li ha esposti il direttore regionale della banca, Renzo Simonato, con la novità del buon andamento dei prestiti sul Veneziano che toccano a giugno i 3,378 miliardi di euro.

Gros-Pietro aggiunge due dettagli a proposito dello scacchiere veneto. Anzitutto sulla cessione del 44,5% delle quote della Brescia-Padova, con l’accordo di agosto con Re Consult Infrastrut­ture. «Non siamo noi - dice Gros Pietro - a guidare questa operazione e non siamo noi a stabilire chi deve guidare questa compagine. Il nostro piano industrial­e prevede l’uscita dalle attività non bancarie. Logico partecipar­e al lancio di un’infrastrut­tura, non è logico restare nel capitale per decenni».

E sull’idea di «banca di territorio», il presidente di Intesa Sanpaolo dice: «Gli istituti piccoli non hanno futuro se non aggregati a banche grandi che estendano gli strumenti di monitoragg­io del rischio, molto costosi, ma che consentono un rapido intervento».

Le vicende di Veneto Banca e Popolare di Vicenza aprono nuovi scenari che Pietro Gros riassume così: «Il Veneto è una regione di grandissim­a attività economica che attira le banche. Ce ne sono tante. Mi aspetto una riorganizz­azione e un consolidam­ento che potrebbe aprire anche a banche internazio­nali».

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