Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Non prescrisse terapie»: assolto Pajola
Silea, l’ex falso medico dei campioni era stato denunciato da una dottoressa
SILEA (TREVISO) Non prescrisse terapie, né medicinali, ma solo integratori alimentari. In linea con quanto ammesso dal suo diploma di chinesiologo. Con questa motivazione è stato assolto Roberto Pajola, già noto come «medico dei campioni» (dalla Benetton Basket al velista Paul Cayard) e che, nel 2001, fu rimosso dall’Usl 9 - era in servizio all’ospedale di Treviso - perché non aveva mai conseguito la laurea di medico. Stavolta, era stato denunciato da una dottoressa veneziana.
SILEA Assolto perché il fatto non sussiste. Ossia perché nel suo studio olistico non ha mai praticato terapie mediche esercitando abusivamente la professione di dottore, ma cure per le quali è abilitato dal suo diploma. È la sentenza emessa ieri pomeriggio per Roberto Pajola, il 60enne che nel 2001 fu allontanato dall’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, nel quale lavorava come dirigente di primo livello dell’unità operativa di ortopedia.
Una carriera che definire brillante è poco: 18 anni trascorsi tra la sala operatoria e la corsia del nosocomio, 12 come ortopedico dei campioni della Benetton Basket e medico di Paul Cayard a bordo del «Moro» nella Vuitton Cup. Tutto cancellato di colpo quando una denuncia dell’Ordine dei medici di Venezia aveva fatto emergere un’inquietante verità: Pajola non era laureato in medicina.
Una vicenda amarissima per il «medico non medico» così adorato dai suoi pazienti e stimato come «professionista serio e capace». Dopo quello scandalo Pajola si era ricostruito una vita, prendendo il diploma in chinesiologia e avviando uno studio nel quale pratica terapie olistiche. Un’attività che in poco tempo lo ha riportato ad essere quel professionista stimato e apprezzato dai suoi pazienti. Tra questi, però, anche una dottoressa veneziana che lo ha denunciato ai Nas, accusandolo di aver esercitato abusivamente la professione medica - in quanto, a suo dire,le aveva prescritto una dieta - e quella di fisioterapista, per le terapie che le aveva praticato. Un incubo che tornava per l’ormai ex finto ortopedico, costretto a difendersi da accuse che lo hanno portato alla sbarra per esercizio abusivo della professione medica. Ma l’impianto accusatorio è stato, udienza dopo udienza, smantellato dal suo avvocato, Pietro Barolo. La difesa era infatti riuscita a dimostrare che Pajola, diplomato in chinesiologia, non esercita la professione medica, ma esegue terapie olistiche e suggerisce l’assunzione di integratori alimentari e non di farmaci, come hanno confermato tutti i testi sentiti.
A sfilare in aula erano stati i suoi pazienti, con tanto di regolari fatture per le terapie olistiche effettuate. Alcuni di loro, inoltre, avevano anche riferito al giudice che ad indicargli il suo studio e ad invitarli ad andare da lui, erano stati dei medici veri e tutti hanno detto di essersi trovati molto bene. Capitolo chiuso, dunque: Pajola può continuare a lavorare.