Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Neoassunti oltre quota centomila Più 50% grazie agli sgravi
VENEZIA Prosegue senza interruzioni la cavalcata dei nuovi assunti e la sorpresa rilevata dall’ultimo rapporto di Veneto Lavoro, aggiornato al 30 settembre, è lo sfondamento della «soglia psicologica» dei 100 mila contratti a tempo indeterminato sottoscritti dall’inizio dell’anno. Dodici mesi fa erano all’incirca 66 mila, il che significa un balzo in avanti di quasi il 50%, ma a settembre del 2014 non era ancora in vigore il formidabile moltiplicatore contenuto nella nuova legge di stabilità. Ossia il bonus sui contributi Inps che permette ai datori di lavoro di risparmiare fino a 8.060 euro l’anno per il triennio successivo per i nuovi ingressi stabili o per i dipendenti a termine trasformati in definitivi. Anche il Jobs Act, con le «tutele crescenti», ha dato il suo contributo ma alla fine molto marginale in una platea veneta composta in larghissima maggioranza da aziende con meno di 15 addetti e quindi indifferenti al provvedimento. Essendo le cessazioni aumentate di poco (da 95 a 104 mila) e le trasformazioni passate da 30 a 33 mila, a fine settembre il saldo fra assunti e licenziati è positivo per 26.400 unità, contro un dato di -1000 un anno prima. Per Luigi Curto, presidente di Confartigianato del Veneto: «I segnali sono incoraggianti ma occorre trasformare l’effimero sfruttamento di agevolazioni di legge in uno strumento di lungo periodo. Crescono i lavoratori stabili e questo è un bene, ma cala il ricorso all’apprendistato e questo no».