Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Furti, i bar: «Stato d’emergenza, sgravi per allarmi e assicurazioni»
TREVISO (s.ma.) I pubblici esercizi del centro storico di Treviso si sentono sotto attacco dei ladri: furti e rapine si sono verificati con una frequenza preoccupante negli ultimi mesi, anche in pieno centro, e l’associazione di categoria chiede il riconoscimento dello stato di emergenza. La FipeConfcommercio chiede più attenzione alle istituzioni e soprattutto aiuti alle imprese per migliorare la sicurezza delle proprie attività: «Almeno sgravi fiscali ed incentivi per pagarci le assicurazioni, la riparazione dei danni ai nostri locali, l’installazione di telecamere e abbonamenti speciali alla vigilanza privata». L’ondata di furti e rapine di questi ultimi tempi, per la presidente Dania Sartorato, non è una novità: «Da anni sosteniamo che nel territorio vengono inviate poche risorse umane, insufficienti per garantire il presidio adeguato delle attività commerciali e di somministrazione – spiega -. Dobbiamo trasformarci in vigilanti e andare a casa con il terrore di trovare il locale devastato. Ora sta toccando ai bar, ma periodicamente vengono presi di mira con maggiore intensità gli ottici, poi i gioiellieri e altri esercenti ancora. Il commercio è nel mirino dei malviventi, dobbiamo vivere blindati e con la paura di chiudere le serrande. Una società che fa paura non consente all’impresa di svolgere adeguatamente il proprio ruolo». La risposta del Comune di Treviso è arrivata la scorsa settimana con la firma del patto per la sicurezza, con il quale le forze dell’ordine cittadine siglano un protocollo di collaborazione con la polizia locale, per gestire controlli coordinati e più pattugliamenti sul territorio.