Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Parco come latrina? Lo salveremo» Altra foto: fa i bisogni sul marciapiede
coppie con pranzo al sacco, amici che si godono mezz’ora di pausa, gruppi di ragazzini all’uscita da scuola. Chi ci viene per la prima volta lo trova gradevole, chi lo conosce sa che certi orari vanno evitati. Se di giorno la zona è frequentata e vivibile, al calare della sera i residenti riscontrano un peggioramento delle frequentazioni, alcol e droga: per questo il Comune ha deciso di anticipare la chiusura dei cancelli dei giardini, quando scatterà l’ora solare, dalle 19 alle 18.
Sull’episodio più critico, l’uomo senza pantaloni, Manildo è duro: «La prima cosa che viene in mente è chiudere i giardini per sempre, e sono pronto a farlo se i trevigiani me lo chiederanno. Accanto a messaggi di sdegno, però, ho ricevuto anche tante richieste di viverli in modo diverso». Chiusura anticipata, quindi, per evitare che nel buio si nascondano malintenzionati. «L’orgoglio civico è più forte della maleducazione di qualcuno» continua Manildo, che annuncia una giornata aperta alle famiglie per ridare a Sant’Andrea la sua funzione di spazio verde.
Dagli archivi di Facebook però spunta un’altra foto, risalente a questo inverno, in cui si vede un’anziana signora intenta nello stesso atto dell’uomo fotografato ai giardini, però vicino alle mura, fra negozi e fermate dei bus: a segnalarla i ragazzi che frequentano Sant’Andrea: «Cose come queste si sono già viste».