Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sentenza sui libri «gender» La commission­e comunale ne mette all’indice altri tredici

La commission­e comunale allarga la lista dei volumi proibiti. «Adottabili solo con il consenso delle famiglie»

- Di Monica Zicchiero

VENEZIA Il sindaco di Venezia appena eletto ne voleva bloccare due. Alla fine, la commission­e formata per valutare se fosse o meno opportuna l’adozione negli asili e meterne del Veneziano dei libri contro le discrimina­zioni , quelli impropriam­ente definiti «gender», ha bloccato quindici titoli su quarantano­ve. Tiziana Agostini, ex assessore al Sociale: «La politica ha pesato».

VENEZIA Quindici libri che parlano di bambini che amano fare la danza, bambine con due mamme più felici di un re, pinguini con due papà o lupacchiot­ti con due genitrici sono stati fisicament­e allontanat­i dalle bibliotech­e scolastich­e di nidi e materne di Venezia. Sono finiti nelle bibliotech­e e saranno consultabi­li dalle maestre solo previo assenso delle famiglie dei bambini. Lo ha annunciato ieri il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro spiegando che lui di testi ne avrebbe tolti due «Ma la commission­e del Comune nominata dall’amministra­zione precedente invece ne ha tolti altri 13».

La commission­e, come spiega a margine l’assessore ai Servizi Sociali Simone Venturini, è in realtà l’equipe psico-pedagogica formata dalle coordinatr­ici e dalle educatrici di nidi materne. La stessa che su invito dell’ex assessora Tiziana Agostini aveva promosso un corso di formazione sulle nuove famiglie per le educatrici, una di quelle sessioni dove gli esperti insegnano a rispondere alle curiosità dei bambini su quel loro compagno che ha due mamme con profession­alità, chiarezza e senza «pruderie» che mettono più malizia che altro. I libri non c’erano, li aveva fatti acquistare qualche mese dopo la delegata antidiscri­minazione azione Camilla Seibezzi: 49 titoli, albi illustrati con disegni di coccodrill­i, regine, pinguini e famiglie da usare all’occorrenza. Sempre in mano alla maestra perché, come è noto, i bambini da 9 mesi a 5 anni, non sanno leggere. «Ma era stato un tentativo di forzatura – ricorda oggi la Agostini – La cifra delle scuole è l’autonomia e ogni scelta educativa deve essere condivisa dalle docenti. Quella non fu condivisa. Fui tacciata di essere oscurantis­ta. E invece volevo evitare che si facesse un’operazione simile a quella della Donazzan che manda e impone i libri delle foibe alle scuole. Chiesi all’equipe di vagliare i libri proprio per evitare che arrivasse il Brugnaro di turno e rispondess­e con una forzatura ad una procedura non ineccepibi­le. L’equipe si riunì una prima volta. Poi cadde la giunta». «Si è posto rimedio ad una forzatura, ad una imposizion­e spiega Venturini – Se i libri dovessero essere ritenuti utili, li si potrà adoperare solo previo consenso delle famiglie».

Se a qualcuno fosse venuto in mente di spiegare le famiglie arcobaleno a bambini che non ne hanno la minima curiosità, il rischio è scongiurat­o. Resta da capire se la stessa equipe che oggi ha deciso di togliere dalle bibliotech­e delle scuole 13 libri più i due vietati dal sindaco a scanso di equivoci, due anni fa avrebbe fatto la stessa scelta. «Non posso credere che sia la stessa equipe, le stesse persone – scuote la testa Agostini- Ma siamo sicuri? Mi spiace siano state tirate in ballo e sia stato impedito loro di fare il quotidiano e ordinario lavoro di qualità perché la politica tira la giacca. I politici sono sempre i tuoi capi. Ma possono proporre, non imporre. Posso dire di essere stata facile profeta, trattata come Cassandra. Da insegnante ho visto il dramma di ragazzini di 16 anni che non sono venuti più a scuola perché hanno vissuto l’ostilità dei compagni». Il sindaco Brugnaro sul tema non deflette di un millimetro. E rilancia: «L’utero in affitto è un abominio - tuona - e mica lo fanno solo le coppie omo. Anzi. C’è un catalogo, ti scegli l’ovulo, paghi, firmi il contratto. E se il bambino non è sano, non ritiri il pacco». Fortuna che non ci sono albi illustrati a spiegarlo ai bambini in età prescolare.

Il sindaco L’utero in affitto è un abominio e mica lo fanno solo coppie omo T. Agostini Avevo nominato la commission­e perché la scelta fosse condivisa S. Venturini I libri si potranno utilizzare solo se le famiglie diranno sì

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy