Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ai Battuti verde già ingiallito Ed è scontro: «Un’assurdità»
Dopo le panchine-bare scoppia il caso piante. Michielan: «Le sostituiremo»
TREVISO Ottobre, autunno, cadono le foglie. Niente di più naturale. Il fatto che gli alberi scelti per piazza Santa Maria dei Battuti non siano dei sempreverdi, però, ha riacceso i fari su una delle zone più contestate nel piano di pedonalizzazione del centro storico. Foglie secche e rami spogli non sono il decoro, né l’arredo, che i trevigiani si aspettavano per una piazza da rilanciare, e più di qualcuno si è lamentato dell’aspetto regalato dalla nuova stagione. In Comune spiegano che le piante che delimitano la Ztl sono state scelte fra quelle adatte a un ambiente urbano e al clima locale, e soprattutto che potessero resistere in vaso. E così, ecco alcuni sempreverdi, alberelli più bassi, alberi che si colorano di rosso e alberi che nella stagione autunnale perdono le foglie «ma con un tronco e rami molto decorativi»; posizione e tipo di arbusto sono stati studiati dai professionisti di Ca’ Sugana. Ma l’autunno sta ingiallendo parte del verde: «Tutto sotto controllo, c’è una sola pianta in fin di vita: ha subito il caldo di quest’estate ma ho già dato disposizione di sostituirla – spiega l’assessore ai lavori pubblici Ofelio Michielan, che sta seguendo passo passo i progetti per la piazza -. Ci sono anche piante di esercizi commerciali che stanno morendo, parlerò coi proprietari».
Gli alberi senza foglie però non piacciono e l’opposizione attacca. «Per piazza Santa Maria dei Battuti i costi già sostenuti sono elevati, di poco inferiori ai 100 mila euro, dei quali 30 mila euro in vasi e fioriere – dice Mario Conte, Lista Gentilini -. Non è una spesa irrilevante per un risultato simile, oltretutto non definitivo. Adesso che si avvicinano le grandi mostre, in cui si attendono molti visitatori a Treviso, mi auguro che la piazza non venga abbandonata in questo stato. Ma i trevigiani dovranno pagare ancora». E contesta duramente il progetto dia pedonalizzazione della zona. «Niente progetto, panchine posizionate nella piazza sbagliata, e ora la ciliegina sulla torta: alberi secchi – continua Conte -. Bastava mettere dei sempreverdi. Santa Maria dei Battuti è proprio sfortunata». Ma i critici sono molti. «Quello che mi preoccupa sono gli alti costi di manutenzione per un risultato mediocre – aggiunge Antonio Bottegal di TrevisoSos -. Quello che vediamo non è riqualificante né per la piazza né per la città».
Entro la fine del mese, l’assessore Michielan presenterà il piano per la rinascita della piazza, nel quale si inseriranno le panchine che già oggi si vedono ai Battuti. Tanto contestate nei primi giorni dall’installazione, chiamate “casse da morto” dal sarcasmo trevigiano, oggi sono entrate quasi totalmente nella dinamica della piazza. Le usano gli avventori dei negozi, le usano le persone in passeggiata. E i titolari delle attività commerciali si offrono di tenerle pulite quando utilizzate dai loro clienti. Insomma, era un po’ una questione d’abitudine.
L’opposizione Dopo la pedonalizzazione niente progetto, panchine nella zona sbagliata e ora questo