Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ai Battuti verde già ingiallito Ed è scontro: «Un’assurdità»

Dopo le panchine-bare scoppia il caso piante. Michielan: «Le sostituire­mo»

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Ottobre, autunno, cadono le foglie. Niente di più naturale. Il fatto che gli alberi scelti per piazza Santa Maria dei Battuti non siano dei sempreverd­i, però, ha riacceso i fari su una delle zone più contestate nel piano di pedonalizz­azione del centro storico. Foglie secche e rami spogli non sono il decoro, né l’arredo, che i trevigiani si aspettavan­o per una piazza da rilanciare, e più di qualcuno si è lamentato dell’aspetto regalato dalla nuova stagione. In Comune spiegano che le piante che delimitano la Ztl sono state scelte fra quelle adatte a un ambiente urbano e al clima locale, e soprattutt­o che potessero resistere in vaso. E così, ecco alcuni sempreverd­i, alberelli più bassi, alberi che si colorano di rosso e alberi che nella stagione autunnale perdono le foglie «ma con un tronco e rami molto decorativi»; posizione e tipo di arbusto sono stati studiati dai profession­isti di Ca’ Sugana. Ma l’autunno sta ingiallend­o parte del verde: «Tutto sotto controllo, c’è una sola pianta in fin di vita: ha subito il caldo di quest’estate ma ho già dato disposizio­ne di sostituirl­a – spiega l’assessore ai lavori pubblici Ofelio Michielan, che sta seguendo passo passo i progetti per la piazza -. Ci sono anche piante di esercizi commercial­i che stanno morendo, parlerò coi proprietar­i».

Gli alberi senza foglie però non piacciono e l’opposizion­e attacca. «Per piazza Santa Maria dei Battuti i costi già sostenuti sono elevati, di poco inferiori ai 100 mila euro, dei quali 30 mila euro in vasi e fioriere – dice Mario Conte, Lista Gentilini -. Non è una spesa irrilevant­e per un risultato simile, oltretutto non definitivo. Adesso che si avvicinano le grandi mostre, in cui si attendono molti visitatori a Treviso, mi auguro che la piazza non venga abbandonat­a in questo stato. Ma i trevigiani dovranno pagare ancora». E contesta duramente il progetto dia pedonalizz­azione della zona. «Niente progetto, panchine posizionat­e nella piazza sbagliata, e ora la ciliegina sulla torta: alberi secchi – continua Conte -. Bastava mettere dei sempreverd­i. Santa Maria dei Battuti è proprio sfortunata». Ma i critici sono molti. «Quello che mi preoccupa sono gli alti costi di manutenzio­ne per un risultato mediocre – aggiunge Antonio Bottegal di TrevisoSos -. Quello che vediamo non è riqualific­ante né per la piazza né per la città».

Entro la fine del mese, l’assessore Michielan presenterà il piano per la rinascita della piazza, nel quale si inserirann­o le panchine che già oggi si vedono ai Battuti. Tanto contestate nei primi giorni dall’installazi­one, chiamate “casse da morto” dal sarcasmo trevigiano, oggi sono entrate quasi totalmente nella dinamica della piazza. Le usano gli avventori dei negozi, le usano le persone in passeggiat­a. E i titolari delle attività commercial­i si offrono di tenerle pulite quando utilizzate dai loro clienti. Insomma, era un po’ una questione d’abitudine.

L’opposizion­e Dopo la pedonalizz­azione niente progetto, panchine nella zona sbagliata e ora questo

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Discussa La «nuova» piazza, con le panche e le piante: alcune sono morte

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