Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tornelli o passerelle, dilemma agli approdi
I nuovi accessi sono incompatibili con i passaggi rialzati anti-marea. Scontro Actv-Veritas
VENEZIA Tornelli contro i portoghesi sui vaporetti o passerelle per l’acqua alta? È il nuovo, grande dilemma dell’autunno veneziano. Come sempre accade in questo periodo dell’anno, il cambio di stagione porta i primi accenni d’acqua alta. Quando la marea si alza, come da tre giorni (oggi alle 12.10 è previsto un picco di 115 centimetri), le passerelle sono un toccasana per spostarsi tra calli e campi ma soprattutto sono fondamentali per raggiungere gli imbarcaderi delle zone più basse, dove senza stivali di gomma altrimenti non si arriva.
Finora, in centro storico, il problema non si era mai posto, i tornelli c’erano in pochi approdi, comunque raggiungibili. Però, di recente, sono stati posizionati in zone che si allagano e, sulla carta, dovrebbero essere estesi a tutti gli imbarcaderi dove gli afflussi sono elevati. È tuttavia emerso un dettaglio, non trascurabile: passerelle e tornelli, assieme, non possono stare.
Veritas, oltre a occuparsi di rifiuti e acqua, gestisce il percorsi rialzati e l’altro ieri i suoi operatori hanno iniziato ad avere difficoltà con l’esito che, la mattina, i passeggeri non hanno trovato i passaggi a Rialto, San Marcuola e in piazzale Roma. Immediate le polemiche degli utenti che già ad Actv, la società di bus e vaporetti, non ne risparmiano una: dal tram ai vaporetti troppo pieni o in ritardo, i motivi di lamentela sono all’ordine del giorno.
C’è da dire che al recente restyling dei pontili di Actv, quasi tutti - chi più, chi meno - hanno plaudito alla decisione di imporre la «bippata» per accedere all’imbarcadero. Ora però che la brutta stagione è arrivata ecco che i tornelli, da strumento utile per la gestione di flussi e pagamenti dei titoli di viaggio, sono diventati un fastidio. E non da poco. Il motivo? Le passerelle non ci stanno a meno che il varco non sia quello per i disabili.
Ieri a Rialto, per tutta la mattina, Veritas ha testato una soluzione: lasciare aperti i tornelli, posizionare le passerelle in uscita e far passare da lì i passeggeri. Preoccupato, il direttore del Centro maree Paolo Canestrelli ha convocato una riunione urgente per martedì. «Possibile che chi ha progettato i nuovi pontili non abbia tenuto conto del fatto che ogni anno abbiamo centinaia di episodi d’acqua alta?», dice. Actv, indispettita, però risponde: «Il problema è degli operatori di Veritas, con cui c’è già l’intesa: apriamo i tornelli e il problema è risolto».