Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Quartieri allagati, scatta il piano 3 milioni per l’area della Ghirada

L’okay in giunta. «Ora sbloccare il Patto per Bailo, alloggi e piste ciclabili»

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Via Ghirada, San Zeno, Sant’Antonino e il sottopasso di via Sarpi vivono da anni lo stesso terrore: garage che finiscono sott’acqua a ogni pioggia e strade allagate. Ma adesso i residenti hanno una speranza a breve scadenza: il piano per salvare i quartieri della periferia sud è finalmente pronto, costa tre milioni di euro e il primo step inizierà ad aprile (con la bella stagione sperando in un terreno più asciutto). Mancano ancora diversi mesi, è vero, ma l’opera ora è finanziata: per prima cosa si interverrà sulle tubature di scarico dell’acqua piovana in Ghirada che raddoppier­anno di numero e portata, con una nuova condotta accanto a quella che sarà potenziata. «Procederem­o per stralci, in primavera partiremo col primo intervento da 730 mila euro - annuncia l’assessore ai lavori pubblico Ofelio Michielan – i cittadini che ci chiedevano concretezz­a hanno ottenuto risposte». Gli altri due milioni e rotti ci sono, ma non possono essere usati con le norme vigenti: per questo Ca’ Sugana spera nello sblocco del patto di stabilità per gli investimen­ti promesso dal premier Renzi durante l’incontro con gli industrial­i sabato. Il Comune di Treviso ha 47 milioni di euro fermi, dei quali 6 e mezzo per investimen­ti e altri sette liberi. A gennaio una variante di bilancio potrebbe inserire un gruzzolo da 5 a 10 milioni di euro per varie opere: non solo il completame­nto dei lavori in zona Ghirada e interventi per prevenire il rischio idrogeolog­ico, perché il sindaco Giovanni Manildo conta di poter inserire nel pacchetto anche il completame­nto del museo Bailo, la riqualific­azione di alloggi popolari, piste ciclabili e collegamen­ti fra centro e quartieri.

Il triennale delle opere pubbliche è passato ieri in giunta, pronto per rientrare nel bilancio previsiona­le che sarà approvato entro dicembre. Si è parlato anche di case popolari: «Nel 2013 erano 147 gli alloggi da rimettere a norma e sfitti – dice l’assessore Roberto Grigoletto -. Oggi sono 95, ne sistemiamo 25 all’anno per rispondere all’emergenza abitativa e all’incremento di sfratti. Parteciper­emo a due bandi, uno europeo e uno regionale, per ulteriori finanziame­nti». Nelle opere ci sarà spazio anche per la riqualific­azione delle piazze Rinaldi (già finanziata) e Santa Maria dei Battuti (inserita nel triennale). E per chiudere con il Bailo, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschi­ni ha confermato la sua presenza alla riapertura il 29 ottobre.

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Mai più Il sottopasso allagato e un’auto bloccata in via Sarpi in Ghirada

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