Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Quartieri allagati, scatta il piano 3 milioni per l’area della Ghirada
L’okay in giunta. «Ora sbloccare il Patto per Bailo, alloggi e piste ciclabili»
TREVISO Via Ghirada, San Zeno, Sant’Antonino e il sottopasso di via Sarpi vivono da anni lo stesso terrore: garage che finiscono sott’acqua a ogni pioggia e strade allagate. Ma adesso i residenti hanno una speranza a breve scadenza: il piano per salvare i quartieri della periferia sud è finalmente pronto, costa tre milioni di euro e il primo step inizierà ad aprile (con la bella stagione sperando in un terreno più asciutto). Mancano ancora diversi mesi, è vero, ma l’opera ora è finanziata: per prima cosa si interverrà sulle tubature di scarico dell’acqua piovana in Ghirada che raddoppieranno di numero e portata, con una nuova condotta accanto a quella che sarà potenziata. «Procederemo per stralci, in primavera partiremo col primo intervento da 730 mila euro - annuncia l’assessore ai lavori pubblico Ofelio Michielan – i cittadini che ci chiedevano concretezza hanno ottenuto risposte». Gli altri due milioni e rotti ci sono, ma non possono essere usati con le norme vigenti: per questo Ca’ Sugana spera nello sblocco del patto di stabilità per gli investimenti promesso dal premier Renzi durante l’incontro con gli industriali sabato. Il Comune di Treviso ha 47 milioni di euro fermi, dei quali 6 e mezzo per investimenti e altri sette liberi. A gennaio una variante di bilancio potrebbe inserire un gruzzolo da 5 a 10 milioni di euro per varie opere: non solo il completamento dei lavori in zona Ghirada e interventi per prevenire il rischio idrogeologico, perché il sindaco Giovanni Manildo conta di poter inserire nel pacchetto anche il completamento del museo Bailo, la riqualificazione di alloggi popolari, piste ciclabili e collegamenti fra centro e quartieri.
Il triennale delle opere pubbliche è passato ieri in giunta, pronto per rientrare nel bilancio previsionale che sarà approvato entro dicembre. Si è parlato anche di case popolari: «Nel 2013 erano 147 gli alloggi da rimettere a norma e sfitti – dice l’assessore Roberto Grigoletto -. Oggi sono 95, ne sistemiamo 25 all’anno per rispondere all’emergenza abitativa e all’incremento di sfratti. Parteciperemo a due bandi, uno europeo e uno regionale, per ulteriori finanziamenti». Nelle opere ci sarà spazio anche per la riqualificazione delle piazze Rinaldi (già finanziata) e Santa Maria dei Battuti (inserita nel triennale). E per chiudere con il Bailo, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha confermato la sua presenza alla riapertura il 29 ottobre.