Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Su Facebook finti profili e insulti studenti vittime dei bulli sul web
che fare con i reati perpetrati tramite la rete. «Internet è uno strumento eccezionale – ha detto il questore Tommaso Cacciapaglia – ma con un click sbagliato si può entrare in un mondo capace di rovinarti la vita». La polizia postale di Treviso, quest’anno, ha ricevuto più di una denuncia al mese, 12 in totale (e 6 persone denunciate), per reati come diffamazione on line, ingiurie via mail, minacce tramite social network e molestie. Esemplare il caso di una 25enne trevigiana che dopo aver rotto la relazione col suo fidanzato, ha visto comparire su Facebook una pagina a suo nome (con tanto di foto personali) nella quale, oltre ad apparire il suo numero di telefono e l’indirizzo di casa, si diceva che la ragazza era una prostituta professionista. Una vendetta costata all’ex compagno una denuncia alla procura della Repubblica. Da record anche i dati riguardanti le truffe on line. La postale ha ricevuto nel 2015 21 denunce di attacchi informatici ad aziende per un danno complessivo di 307 mila euro. Caso limite quello di una ditta cui sono stati rubati tutti i codici bancari, utilizzati dai pirati del web per eseguire dei bonifici su conti esteri, uno dei quali da ben 100 mila euro. Gli agenti, sono riusciti a rintracciare 3 italiani cui erano stati intestati i conti correnti su cui sono transitate le somme. Già 50 quest’anno infatti le persone che sono state truffate on line mentre facevano acquisti, per un danno complessivo di ben 251 mila euro. Cifra cui aggiungere 40 mila euro spariti dalle carte di credito di 26 trevigiani. CASTELFRANCO I clienti della Baita al Lago difendono i gestori contro la decisione della questura di sospendere la licenza per 60 giorni alla discoteca oggetto del blitz dei carabinieri, avvenuto lo scorso 17 agosto, al termine del quale vennero arrestati due giovani per possesso di sostanze stupefacenti, ne vennero denunciati altri tre per lo stesso reato e segnalandone sei alla Prefettura in quanto consumatori. «Bloccare così un’attività che dà lavoro a tante persone in questo momento di crisi è sbagliatissimo – si legge in uno dei commenti sul profilo Facebook di Marco Brugnaro, proprietario assieme alla sua famiglia del locale -. E’ un sistema sbagliato di risolvere i problemi perché chi faceva uso di droga all’Eurobaita di sicuro non smetterà per la chiusura del locale ma andrà altrove». «Vi rialzerete più forti di prima – scrive un altro -. A pagare sono sempre quelli per bene». Il dispositivo firmato dal questore Tommaso Cacciapaglia, notificato martedì pomeriggio dai militari dell’Arma del comando di Castelfranco Veneto, prevede la sospensione per due mesi della licenza di pubblico spettacolo ed intrattenimento cui aggiungere 20 giorni di sospensione della licenza per la somministrazione di bevande. Una decisione definita «un colpo di grazia» dalla proprietà che già nelle scorse settimane avrebbe registrato un crollo di clienti: «non sappiamo – hanno spiegato - come andremo a finire».