Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Gender, pioggia di «gattini» per Bitonci
E ieri anche la Provincia di Padova ha annullato una rassegna di lettura con libri gender
PADOVA Pioggia di «gattini» ieri sulla pagina Facebook del sindaco padovano Massimo Bitonci, nella bufera per aver vietato, in una sala del Comune, la lettura di libri gender. I «gattini», già usati mesi fa contro Salvini, simboleggiano la dolcezza e la tenerezza da contrapporre a chi usa toni duri su temi delicati.
Pel di Carota per dare lettura pubblica dei libri messi all’indice, è stato organizzato un virtual flash mob con l’hashtag #GenderGattinisuBitonci. Non è la prima volta: già prima di quella di Bitonci era stata la pagina Facebook di Matteo Salvini ad essere inondata di foto di gattini. Il senso? Rispondere ad affermazioni sempre più dure con foto sempre più tenere e divertenti e stemperare la rabbia per contrasto.
Le polemiche comunque non sono destinate a finire e sembrano voler ricalcare le divisioni già viste all’inizio dell’anno, quando la città del Santo si è spaccata tra i pro-profughi e i no-profughi. Il gender è destinato a finire in tribunale (l’ex sindaco di Padova Flavio Zanonato ha annunciato una denuncia a Bitonci perché vietando la sala ha violato la libertà di espressione) e nelle piazze. Oggi alle 16, davanti al Comune, è prevista una lettura pubblica dei libri gender da parte del deputato padovano del Pd Alessandro Zan. Al sit-in hanno aderito diverse associazioni tra cui Arcigay Tralaltro, Arcilesbica Il Riparo, Asu Padova, Rete degli Studenti Medi, Studenti Per Udu. E un chiaro riferimento alla teoria gender l’ha fatto il teologo don Giampaolo Dianin, tra i massimi esperti italiani di morale familiare e sessuale, invitato dalla Diocesi per confrontarsi con circa 500 insegnanti di religione nell’iniziativa promossa dall’Ufficio diocesano di Pastorale dell’Educazione e della Scuola dal titolo «La questione gender ci interpella»: «Sono un po’ arrabbiato: ci abbiamo messo quasi 2000 anni come cristiani a riscoprire il corpo, le sue dinamiche, l’unità di corpo e psiche e adesso qualcuno vuole farci tornare indietro e dire che corpo è un problema e va plasmarlo come vuole. Non è progresso questo. Il corpo non è un vestito che indossiamo e che cambiamo di volta in volta».