Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
ANCORA SEPOLTI DALLA BUROCRAZIA
Domani con il Corriere della Sera il nuovo numero del supplemento dedicato al Veneto e al Friuli In primo piano l’insopportabile freno all’economia rappresentato da un sistema pubblico che, negli ultimi anni, è persino peggiorato
Sepolti dalle «carte». La titanica lotta del Nordest alla burocrazia è il tema portante che apre il nuovo numero di Corriere Imprese, domani in edicola con il Corriere della Sera.
Vent’anni e passa di battaglie partite da Nordest contro il brontosauro burocratico, ma il mostro è ancora lì, capace di autorigenerarsi a ogni tentativo di mutilazione. Anzi, secondo il «dossier burocrazia» elaborato dalla Fondazione Think Tank Nord Est (erede del lavoro pluridecennale di Giuseppe Bortolussi) sulla base dei dati forniti da World Bank e World Economic Forum, la competitività della Pubblica amministrazione italiana, negli ultimi 8 anni, è addirittura peggiorata: per numero di pratiche richieste e di giorni impiegati a risolvere questioni di «carte», in Europa sta peggio di noi soltanto la disastrata Grecia. Il che, visti i precedenti, è tutto dire.
A questo tema, cruciale per il sistema produttivo, è dedicato il focus di primo piano del nuovo numero di Corriere Imprese, il mensile dedicato alle economie di Veneto e Friuli Venezia Giulia, che troverete in edicola domani dentro il Corriere della Sera. Aperto da un editoriale a firma di Gian Antonio Stella (autore, tra gli altri, di un libro dedicato alle follie tragicomiche del nostro sistema pubblico, intitolato «Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli»), il primo piano affronta tutte le distorsioni competitive che l’hydra burocratica impone alle nostre imprese: tempi esageratamente lunghi per ottenere un permesso edilizio, allacciarsi alla rete elettrica (124 giorni di media, una follia), districarsi nella giungla delle imposte da pagare, risolvere le dispute commerciali. A monte di tutto ciò - denuncia ancora il dossier del Think Tank Nord Est – c’è un preoccupante livello di spreco nella spesa pubblica: l’Italia, cioè, si colloca nel quadrante dei Paesi tutt’altro che virtuosi dove, a un livello di spesa decisamente elevato per mantenere la macchina statale e le sue articolazioni periferiche, corrisponde un grado di efficienza della stessa drammaticamente basso.
Però ci sono, nel mare magno della Pa, alcuni esempi che dimostrano come, se si vuole, semplificare si può. Anche a costo, se necessario, di andare contro l’immobilismo tipico dei burocrati del «si è sempre fatto così«: è il caso, per esempio, dell’Avepa (l’Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura del Veneto), che ha digitalizzato tutte le procedure risparmiando milioni di fogli di carta e utilizzando i droni per i rilievi sul campo, o del Tribunale di Bolzano, che ha dimezzato i tempi delle cause grazie al sistema telematico e a un’organizzazione del lavoro efficiente.
Il nuovo numero di Corriere Imprese si occupa anche, nella sezione I soldi del Nordest, della rivoluzione che sta investendo il sistema delle Banche di credito cooperativo (Bcc): tra commissariamenti eccellenti, fusioni già avviate e autoriforma spinta anche dal governo, si prospetta la riduzione a un terzo degli attuali 47 istituti operativi tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Spazio anche, nella sezione dedicata all’Impresa delle imprese, al Lean Forum organizzato dal Cuoa di Altavilla: la bellezza (e la forza) delle aziende «snelle», quelle imprese, cioè (come la vicentina Pedon o la trevigiana Climaveneta), che applicano il metodo Lean, minimizzando gli sprechi e migliorando l’efficienza aziendale.
Alla voce Innovazione, uno sguardo alle dieci Pmi nordestine del futuro (due venete e ben otto del Friuli Venezia Giulia): sono tra le prime iscritte al nuovo registro governativo delle Pmi innovative, che dà diritto a forti incentivi sul piano fiscale.