Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ubriaca investe tre amiche davanti alla disco: una grave
Una è in Rianimazione. E i clienti del locale bloccano la donna al volante
VERONA Giorgia ha ventisei anni compiuti neanche un mese fa. Sta preparando la tesi per la laurea magistrale in giornalismo. È ricoverata nel reparto di rianimazione a Borgo Trento. Ha fratture ad entrambe le tibie e all’omero. Ha tagli ovunque. E una serie di versamenti cerebrali che i medici stanno monitorando a suon di Tac.
Sua sorella Veronica ha 21 anni e studia Scienze della Comunicazione. Le hanno suturato vari tagli e ha una lesione al polpaccio. L’hanno dimessa dall’ospedale ieri mattina. È tornata a casa e suo padre e sua madre l’hanno dovuta portare a braccia in camera. Si è accoccolata sul letto e si è addormentata. Senza parlare.
Non parla neanche Clizia che di anni ne compirà 26 martedì. Studia anche lei Scienze della Comunicazione all’Università di Verona. È ricoverata in Borgo Trento e verrà tenuta per qualche giorno in osservazione. Le sue ferite non sono gravi, ma dopo aver detto al padre di essere stata investita non ha più esalato una sillaba.
Giorgia, Veronica e Clizia l’altra notte stavano facendo quello che facevano ogni venerdì: andavano a ballare. Sono finite falciate, in mezzo alla strada. Fatte carambolare sull’asfalto come tre birilli. E Giorgia colpita in pieno, sollevata da terra e lanciata a una quarantina di metri.
C’è l’alcol, molto alcol, dietro l’incidente accaduto l’altra notte all’una in via Lussemburgo a Verona, davanti all’ingresso della discoteca «Berfi’s», una delle più frequentate della città. L’alcol che aveva ingoiato chi le ha investite. Una quarantunenne di San Massimo che con un tasso superiore di oltre quattro volte il consentito si è messa al volante di una C3. Un valore di 2,13-2,14 grammi per litro di sangue, quando il limite è di 0,5.
Le due sorelle, Giorgia e Veronica Rizzo e la loro amica Clizia Castagna avevano appena parcheggiato l’automobile e si stavano dirigendo verso la discoteca, dove degli amici.
Chi ha assistito all’incidente ha raccontato di aver visto quell’auto scura arrivare. Giorgia, Veronica e Clizia stavano finendo di attraversare. Erano quasi sul ciglio opposto. In quel punto la strada è illuminata dai lampioni, ma quelle ragazze per chi guidava la C3 erano invisibili. Neanche il gesto di una frenata. Solo quel botto, Giorgia che volava. Veronica e Clizia che si spaiavano e cadevano. Il parabrezza dell’auto è diventato una ragnatela di vetri, ma quella C3 non si è fermata.
È stato uno dei ragazzi che hanno assistito alla scena che è
le
aspettavano salito e ha tolto le chiavi dal quadro d’accensione. Con quella donna ubriaca alla guida che non si capiva cosa volesse fare. Se spostarsi per accostare. O andarsene.
Il piazzale fuori dal Berfi’s si è riempito di gente. Oltre un centinaio di ragazzi che hanno chiamato i soccorsi e trattenuto quella donna mentre addosso le arrivano insulti e infamie. Sul posto sono arrivate tre ambulanze. Giorgia e Clizia sono state portate in Borgo Trento, Veronica in Borgo Roma. Gli agenti del nucleo infortunistica della polizia municipale, intervenuti per i rilievi, hanno dovuto calmare quel nugolo di ragazzi inferociti. E tra chi inveiva contro quella donna c’era chi aveva fatto la stessa cosa. Aveva bevuto. Lei non ha detto nulla. È rimasta seduta dentro l’auto, con un agente accanto per evitare che quel gruppo furioso le si avvicinasse. Dopo i risultati dell’alcoltest le è stata ritirata la patente ed è stata denunciata per guida in stato di ebbrezza e lesioni gravissime. L’auto è stata sequestrata. L’altra notte poteva fare una strage. Rischia la sospensione dalla guida per quattro anni. Il nulla, di fronte a una ragazza in rianimazione e a sua sorella e alla sua amica che hanno smesso di parlare.