Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Il flauto magico» Papageno entra in una scuola
Da martedì un nuovo allestimento firmato dal veneziano Michieletto, 40 anni, ormai uno dei maggiori registi italiani. L’ambientazione è in una scuola, Papageno fa il bidello. «Ho messo l’accento sul tema della maturazione»
Una grande lavagna a fare da sfondo, e Il Flauto Magico si trasferisce a scuola. Il bidello è Papageno, e gli studenti Tamino e Pamina sono alle prese con un percorso formativo da un lato moderno e laico, volto al sapere scientifico, dall’altro legato al mistero e alla religione, con un’attenzione alla natura che li porta a scoprire anche il corpo e l’amore.
È questa la ricetta – personalissima – con cui il regista Damiano Michieletto, 40 anni, veneziano, richiestissimo dai teatri d’opera ma anche di prosa, rilegge l’ultimo capolavoro di Wolfgang Amadeus Mozart che martedì alle ore 19 chiude la Stagione Lirica 2014-2015 del Teatro La Fenice di Venezia. «Ho scelto di porre l’accento sul tema della maturazione, della crescita intesa come affrontare le proprie paure e i propri limiti. Il viaggio iniziatico di Pamino e Tamina è volto all’affrontare l’ignoto, che poi è il tema stesso dell’opera», spiega Michieletto, che arriva al
Flauto Magico dopo la regia, sempre alla Fenice, del trittico dapontiano Nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte. «Non per questo mi sento di possedere il teatro musicale di Mozart - continua il regista -. Ho fatto un tentativo di avvicinamento, ma più conosco questi capolavori più mi rendo conto di come offrano sempre nuovi ed entusiasmanti spunti su cui lavorare».
Il nuovo allestimento, coprodotto con il Maggio Musicale Fiorentino, ha le scene di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, le luci di Alessandro Carletti e la direzione musicale di Antonello Manacorda che guida Orchestra e Coro della Fenice. Sulla scena si alterna un doppio cast con, nei ruoli principali, Antonio Poli e Anicio Zorzi Giustiniani come Tamino; Ekaterina Sadovnikova e