Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Ha infangato l’Arma»: carabiniere risarcirà lo Stato
Processato per tentata concussione, la Corte dei Conti lo condanna per «danno di immagine»
SPRESIANO Lo Stato presenta il conto per «danno d’immagine» al carabiniere condannato per tentata concussione continuata (sentenza passata in giudicato). La Corte dei Conti ha infatti condannato Franco Corbanese, 51enne di Arcade, all’epoca dei fatti appuntato scelto alla stazione di Spresiano, a pagare 3 mila euro di risarcimento al ministero della Difesa. Il militare era stato condannato in primo grado a 1 anno e 6 mesi di reclusione, con sospensione condizionale, perché abusando della sua qualità e dei suoi poteri di carabiniere aveva tentato di indurre, e poi di costringere un conoscente dello stesso paese, titolare di una ditta di scavi e trasporto terra, a dichiarare falsamente alla propria compagnia assicurativa di aver cagionato, con i suoi veicoli, un danno alla carrozzeria dell’auto di Corbanese. Danno, che, in realtà, quest’ultimo si era autonomamente procurato al fine di farsi risarcire indebitamente dall’assicurazione la riparazione del veicolo. Pressioni che sarebbero andate avanti da febbraio a luglio del 2010. Corbanese non era riuscito nel suo intento ed era stato denunciato, finendo a processo.
La sentenza di primo grado è stata confermata nei gradi di giudizio ed è diventata esecutiva nel febbraio del 2014. Subito dopo la vicenda era arrivata alla Corte dei Conti, segnalata dal Comando Legione Carabinieri Veneto che reputava sussistente un’ipotesi di danno erariale per danno all’immagine. Ipotesi accolta dalla procura della Corte dei Conti, che lo ha chiamato in giudizio. Il reato commesso e la diffusione della notizia attraverso i giornali, infatti, secondo i giudici avrebbe determinato «una sfiducia nella collettività» nei confronti dell’Arma. Per questa ragione Corbanese è stato condannato a risarcire lo Stato con la somma di 3 mila euro.