Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
A4 e l’operazione Abertis Esposto alla Corte dei conti
Sull’A4 scatta la battaglia legale dei pentastellati decisi a vederci chiaro sia quanto all’interramento degli scarti industriali sotto la Valdastico Sud («Ci è stato assicurato che le indagini si chiuderanno nelle prossime settimane, non c'è il rischio prescrizione»), sia quanto all’annunciato acquisto di A4 Holding da parte del gruppo spagnolo Abertis. Su quest’ultima operazione, in particolare, il senatore Enrico Cappelletti ha presentato un esposto alla Corte dei conti.
VENEZIA Prima un giro alla Direzione distrettuale antimafia di Venezia, pm Rita Ugolini. Poi un altro alla procura della Corte dei conti. Sotto il braccio, sempre lo stesso faldone: quello dell’Autostrada Brescia-Padova e della Valdastico.
Mattinata impegnativa per i pentastellati Enrico Cappelletti (senatore), Jacopo Berti (capogruppo in Regione), Simone Scarabel (consigliere regionale) e Daniele Ferrarin (consigliere comunale a Vicenza), decisi a vederci chiaro sia quanto all’interramento degli scarti industriali sotto la Valdastico Sud («Ci è stato assicurato che le indagini si chiuderanno nelle prossime settimane, non c'è il rischio prescrizione»), sia quanto all’annunciato acquisto di A4 Holding da parte del gruppo spagnolo Abertis. Su quest’ultima operazione, in particolare, Cappelletti ha presentato un esposto alla magistratura contabile, dopo che già ha fatto lo stesso davanti all’Anticorruzione: «Se dopo la sua scadenza naturale, nel 2013, la concessione della Brescia-Padova fosse stata messa a gara come suggerito dall’Europa, lo Stato, e cioè tutti noi, avrebbe potuto beneficiare del relativo incasso. Così non è stato, perché il governo ha preferito la via della proroga e questo ha consentito alla Brescia-Padova, presieduta da Flavio Tosi, di incamerare utili per circa 300 milioni in 3 anni senza alcun investimento per il futuro. Investimenti che non saranno mai sostenuti dagli attuali soci, tutti privati, visto che Banca Intesa, Astaldi e la famiglia Tabacchi, si sono già accordati con Abertis per vendere entro fine anno. Incasso previsto: 1,2 miliardi. Una somma eccezionale continua Cappelletti - ottenuta senza alcun impegno, sforzo o investimento. In pratica il governo ha trasferito un patrimonio pubblico, dal quale sarebbe stato facile ricavare la somma suddetta, a una società privata, senza motivazione». Secondo il senatore del M5s ce n’è quanto basta perché si muova la Corte dei conti.
C’è poi la questione, nota, delle sostanze inquinanti trovate sotto l’asfalto della Valdastico Sud, «150 mila metri cubi intrisi di cromo esavalente - spiega Berti - scarti delle acciaierie. Le indagini della magistratura su questo fronte si stanno rivelando molto complicate, sostanzialmente non siamo in grado di dire chi abbia sversato cosa, e dove. I carotaggi, fatti solo per 15 chilometri, si sono mischiati tra loro rendendo per l’Arpav impossibile stabilire non solo le responsabilità ma anche l’effettivo livello di inquinamento». Tra l’altro, aggiunge Ferrarin, «all’epoca della costruzione il materiale era partito in regola ed è arrivato a destinazione fuori norma. Perché? I controlli sono stati troppo blandi all’inizio oppure è accaduto qualcosa durante il percorso?». Domande a cui dovranno essere i magistrati di Venezia a rispondere mentre i Comuni attraversati dal tracciato temono per la falda (anche se va detto che ad oggi questa risulta intatta). «Vogliamo un monitoraggio costante» avverte Ferrarin, ricordando come tutto sia partito dalla morte di un cane avvelenato mentre beveva da una pozza vicina all’autostrada.
«E certo fa pensare che chi è chiamato in giudizio per questa vicenda, come il presidente di A4 Holding Attilio Schneck, venga riproposto per il cda di Cav» chiude Berti mentre Cappelletti rincara: «Sono gli stessi che domani realizzeranno la Valdastico Nord. Secondo voi si può stare tranquilli?».
Cappelletti No alla proroga, era meglio mettere a gara la concessione