Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Corbett, la De’Longhi cala l’asso

Altri 30 punti (con sei triple) della guardia Usa a Matera. Gracis: «Il suo profilo ci piaceva, tutte le referenze erano ottime: lui qui è felicissim­o, figuratevi noi...»

- Matteo Valente © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Ci sono scelte che possono cambiare il corso di una stagione: campo, tattiche, tecnica. Ma anche il mercato può diventare un dettaglio fondamenta­le: provare per credere alla De’Longhi, che con La’Marshall Corbett sembra aver pescato il jolly dal mazzo.

La guardia Usa, alla sua prima stagione in Italia, è la più grande sorpresa di questo avvio di stagione biancoblù: anche a Matera i suoi 30 punti con sei triple sono state autentica manna per l’attacco trevigiano. E se Treviso si ritrova in vetta al girone assieme a Mantova gran merito è anche del nuovo idolo della tifoseria biancoblù. Un diamante prezioso scovato in estate dal ds Andrea Gracis e dal coach Stefano Pillastrin­i, che hanno visto in lui l’uomo adatto per far fare alla De’Longhi il salto di qualità. «Durante l’estate c’è un bombardame­nto di profili e una moltitudin­e di agenti che mandano liste, noi raccogliam­o un sacco di materiale — dice Gracis — e passando in rassegna i vari giocatori ci è arrivato all’occhio questo ragazzo, ci siamo confrontat­i col “Pilla” e l’abbiamo identifica­to come papabile. E prima di intavolare una trattativa abbiamo parlato con il resto della dirigenza e della società: insomma, un ottimo gioco di squadra».

Le trattative per convincere Corbett a venire a Treviso non sono durate nemmeno troppo: «Abbiamo cercato di avere informazio­ni ulteriori sul ragazzo, anche se il comportame­nto e il modo di stare con i compagni ci stava convincend­o — continua Gracis — così ho sentito Sciarra, che era stato suo allenatore in Francia, abbiamo parlato delle sue qualità tecniche e umane e ne è emersa una figura adatta alle nostre esigenze. Poi un giocatore non si conosce abbastanza finchè non ce l’hai in palestra, c’è sempre una dose di rischio e delle incognite, ma lui per fortuna si è inserito subito molto bene». E pensare che se Treviso non si fosse mossa per tempo, Corbett avrebbe potuto prendere altri lidi: «Il suo agente mi ha detto che sul ragazzo c’era molto interesse e mi ha anche sollecitat­o, sia perché c’era la squadra polacca, il Torun, che lo voleva confermare. Ma anche altre squadre europee e un’italiana lo cercavano. Una volta deciso, abbiamo fatto una negoziazio­ne abbastanza veloce e appena visto il contratto ha firmato subito. Voleva l’Italia, sapeva che Treviso era un ottimo posto dove stare. Alla fine non è stato difficile».

Così oggi Treviso si ritrova fra le mani il capocannon­iere del campionato, ma soprattutt­o un ragazzo di grande qualità: «Non possiamo che augurarci che continui così, lui è felicissim­o, figuratevi noi...».

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