Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La manifattura 4.0
La rassegna in 70 location, con 240 speaker e 60 associazioni L’intervista a Potti, presidente di Fondazione Comunica «Ottanta eventi, di questi una dozzina di altissimo livello. Eccoli»
La sua ambizione è quella di traghettare il «sistema» nella «nuova era». Perché - afferma Gianni Potti, 56enne presidente di Fondazione Comunica, che insieme al Talent Garden di Padova (e la collaborazione del Tag di Pordenone) organizza Digitalmeet 2015 (22 – 25 ottobre) - «sono un imprenditore della comunicazione, che ha assistito al passaggio epocale dall’analogico al digitale, e che anzi l’ha sperimentato in prima persona. Io stesso sono nato analogico: ora però è un altro mondo». É in atto la quarta rivoluzione industriale, destinata a ridisegnare i parametri dell’economia. Le imprese devono mettersi al passo; si tratta di diventare modellatori dei nuovi linguaggi; operazione che secondo Potti (il terzo da sinistra nella foto scattata a Montecitorio durante l’Internet global forum, ndr), che è anche presidente di Cnct, il comitato nazionale di coordinamento di Confindustria servizi innovativi e tecnologici, si può realizzare solo con un approccio su larga scala, inerente a più ambiti.
C’è da limare il digital divide, e non solo per motivi tecnologici.
«C’è da batterlo. In Italia ci sono 23 milioni di analfabeti digitali; guarda caso, anziani, disoccupati e poveri. Non è soltanto un problema infrastrutturale, ma sociale e economico. È più facile che fondi una start up un ragazzo proveniente da una famiglia abbiente, piuttosto che un giovane originario di contesti marginali. Dunque, quella per il superamento del gap esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell’informazione e chi ne è escluso, è una battaglia che riguarda l’uguaglianza dei cittadini. È una questione etica; ed è anche la missione di Digitalmeet».
In che senso?
«Nell’edizione di quest’anno, la terza, solo una dozzina di eventi di cartello. Gli altri 68 (80 in totale) sono espressione del “digitale sociale”: si dà voce a associazioni, professionisti, appassionati, web agency che altrimenti faticherebbero ad emergere; e che favoriscono l’apprendimento di nozioni di base. A Trieste, il 24, due ore per capirci qualcosa di computer e internet; e per imparare ad usare gmail e ad aprire un profilo Facebook. Un evento rivolto a persone anziane». Tornando all’impresa, come siamo messi? «Giro il mondo, e posso dire che da noi la Fabbrica 4.0 è realizzabile. Certo, le dimensioni contano, e pertanto si tratta di lavorare per le aggregazioni. E poi, a differenza dei tedeschi, non abbiamo metodo. Ma, anche qui, si può rimediare».
Ma cos’è in effetti la Fabbrica 4.0?
«Di fatto, è l’evoluzione finale della manifattura, che diventa interamente digitale e digitalmente sarà possibile controllare ogni momento del processo, anche da distante, anche in remoto».
Un occhio di riguardo, per così dire, per Calzaturiero.
«Il comparto, 400 o 500 imprese della Riviera il del Brenta, è uno dei pochi che ha retto; uno di quelli capace di crescere e rinnovarsi anche in una congiuntura economica negativa. Si è continuato ad assumere. Poi c’è quel fiore all’occhiello, il Politecnico di settore di Vigonza (Padova) dove tre o quattro anni fa già si realizzavano modelli di scarpe con la stampante 3D. Proprio lì, sempre il 22 dalle 17 alle 19, l’evento “#TheWorldNeverSleeps - Il calzaturiero nell’era dell’economia digitale”».
Altri elementi distintivi dell’edizione?
«Anzitutto, gli eventi sono spalmati su tutto il NordEst, territorio che produce incubatori privati di rilievo anche internazionale. Qui le cose si fanno senza gli aiuti del Pubblico. Settanta le location coinvolte, con 240 speaker e 60 associazioni. Il fatto è che l’istituzione di un simile mercato unico, per persone e imprese, è tra le priorità dell’agenda digitale della commissione europea».
Potti \ 1 Ci sono 23 milioni di analfabeti digitali in Italia, spesso disoccupati Potti \ 2 È un problema sociale e economico: fondare una startup è più facile per un ragazzo abbiente