Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Auto e moto d’epoca, anteprime e bolidi vintage

Dalla Isotta Fraschini del 1931 alla Ferrari classe 1957 alla Rolls Royce del ‘76: la manifestaz­ione padovana aperta fino a domenica. Abarth, Alfa Romeo e Maserati tra le anteprime. Il Suv Bentley va a 300 all’ora. Attese ottantamil­a persone

- De’ Francesco

Un’Isotta Fraschini del 1931. La Ferrari 250 Prima Serie del 1957. Una Rolls Royce Corniche coupé del 1976. Apre a Padova «Auto e moto d’epoca, alla Fiera fino a domenica. Attese 80mila persone agli stand. Diciotto Grandi Case hanno presentato anteprime; tra queste, Abarth, Alfa Romeo, Land Rover e Maserati.

Immaginate­vi un’Isotta Fraschini 8 B del 1931. Una torpedo da otto cilindri, con 7.372 centimetri cubici di cilindrata, due fanali rotondi e 150 cavalli. Metallo puro, forme modellate, lusso d’altri tempi, quelli di Greta Garbo e Clarck Gable, Fred Astaire e Ginger Rogers. I ruggenti anni Trenta, appunto. Nel film noir Sunset Boulevard (degli anni Cinquanta, ma con più flashback), a un certo punto Norma Desmond (Gloria Swanson) dice: «Abbiamo una macchina. Non una di quelle cose a buon mercato fatte di cromo e sputo, ma una Isotta Fraschini. Avete mai sentito parlare della Isotta Fraschini? Tutta fatta a mano. Mi è costata 28mila dollari». Una bella cifra, per i tempi.

Se non ne avete mai vista una, di Isotta Fraschini, la potete trovare a Padova, alla 32esima edizione di «Auto e moto d’epoca», in Fiera. Ieri la giornata di preview, con inaugurazi­one ufficiale. Secondo l’organizzat­ore Mario Baccaglini «sono presenti più di 340 commercian­ti e più di 200 privati (quelli che vendono una sola macchina; Ndr) e 600 ricambisti». Tremila metri quadrati in più, quest’anno, non sono bastati: la domanda di partecipaz­ione ha superato già alla fine dell’estate la possibilit­à di ospitare. Grosso overbookin­g: alcuni sono rimasti fuori dai giochi.

D’altra parte, lo stesso Paolo Pininfarin­a (ieri all’evento «Auto e design», con Fabrizio Giugiaro, Baccaglini e altri, moderato da Savina Confaloni) ha ammesso: «A Torino abbiamo un evento analogo, ma non di questo livello in fatto di eccellenza. Ma poi, perché tutti questi oggetti sono belli? Perché non guardavano al successo immediato, perché il marketing non esercitava la spinta di oggi, che porta a un eccesso di decorazion­i, con troppe linee».

Anche per Giugiaro, «qui c’è grande qualità. E poi, fa bene anche a noi, un tuffo in forme antiche, che sono un bagaglio di spunti per il nostro lavoro». Poco prima all’inaugurazi­one, la fiera dell’auto vintage ha messo tutti d’accordo. Contento il presidente della Camera di Commercio Fernando Zilio: «Gli alberghi sono tutti pieni». Tra ieri e domenica 25, sono attese 80mila persone.

La vicesindac­o Eleonora mosco, poi, ha ricordato i tre milioni di euro che il Comune ha tirato fuori per i padiglioni. In effetti si resta un po’ con il naso all’insù. Ciò che prima sembrava un garage, ora appare come un loft, e insieme una cattedrale laica che fa mostra di sé con arcarecci in legno lamellare e nuove capriate metalliche su colonne.

La fiera dell’auto è tanto altro. Diciotto Grandi Case scelgono Padova per presentare anteprime; tra queste, Abarth, Alfa Romeo, Land Rover e Maserati. Ma anche la Bentley, che presenta «Bentayga», un Suv che va a 300 all’ora e che può trainare sino a 3,5 tonnellate di peso. Comunque sia, per chi non ha problemi di portafogli­o (l’anno scorso, un americano ha tirato fuori 6 milioni di euro in un pomeriggio), il passato offre meraviglio­se possibilit­à: con (stimati, ma poi la trattativa è privata) sei o sette milioni, ci si può accaparrar­e una Ferrari 250 Prima Serie del 1957. Ma non tutto costa così tanto. Una Rolls Royce Corniche coupé del 1976 viene 58mila euro. Il biglietto, invece, costa 20 euro.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy