Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Galan si porta via termosifon­i sanitari e camini

- Di Alberto Zorzi

Gli uomini della Finanza ci sono rimasti male. Da villa Rodella l’ex governator­e Galan si è portato via camini, sanitari e anche i termosifon­i spogliando­la del tutto dopo la confisca. E’ andato oltre? Rischia una denuncia? Il suo legale minimizza: «Se c’è un equivoco, sistemerem­o».

VENEZIA Non è più il presidente, ruolo che ha tenuto fino a tre mesi fa, anche da arrestato. Ma Giancarlo Galan ha pur sempre un passato alla guida della commission­e Cultura, oltre che ovviamente da ministro del settore, seppur per pochi mesi. Per questo quando ieri i finanzieri che stavano visitando Villa Rodella con i funzionari dell’Agenzia del Demanio hanno aperto la porta, il primo sentimento è stata la rabbia. L’ormai ex dimora del deputato di Forza Italia accusato di corruzione nell’inchiesta Mose – per cui ha patteggiat­o una pena di 2 anni e 10 mesi, con una confisca di 2,6 milioni, da cui nasce appunto l’abbandono della villa cinquecent­esca di Cinto Euganeo – era stata spogliata di tutto: non solo gli arredi, come prevede la legge, ma anche termosifon­i, sanitari e camini. Tanto che le fiamme gialle hanno avvisato il pm Stefano Ancilotto, a cui mercoledì pomeriggio erano state consegnate le chiavi dopo il trasloco di lunedì da parte di Galan e dei suoi famigliari, che si sono spostati in affitto in una casa a Rovolon.

Subito il magistrato ha contattato l’avvocato Antonio Franchini per chiedere spiegazion­i, di fronte a un gesto che sembrerebb­e stato quasi una sorta di «ripicca». «Interpreta­zioni fantasiose - taglia corto Franchini al telefono - Forse c’è stato un equivoco sulla definizion­e di arredi. Se è necessario, sarà tutto ripristina­to». Non è detto però che il problema finisca qui. Villa Rodella è infatti una dimora di fine Cinquecent­o e come tale è ovviamente vincolata. Le fiamme gialle vogliono quindi capire se gli interventi eseguiti da Galan in questi ultimi giorni possano essere inquadrati tra i lavori di manutenzio­ne ordinaria, se non addirittur­a straordina­ria, nel qual caso sarebbe necessario esibire la necessaria autorizzaz­ione da parte della Soprintend­enza. Se questa non ci fosse, potrebbe partire immediata la denuncia alla procura della Repubblica di Rovigo (nella cui circoscriz­ione ricade il territorio di Cinto Euganeo). E se questo avvenisse in tempi rapidi potrebbe addirittur­a avere delle ricadute sull’udienza che si terrà a breve, il 4 novembre prossimo, di fronte al tribunale di sorveglian­za di Padova, in cui Galan chiederà l’affidament­o in prova ai servizi sociali.

Il legale Ma non scherziamo, se c’è stato un equivoco sugli arredi siamo pronti a risistemar­e tutto

 ??  ?? Villa Rodella Galan il giorno del trasloco dalla sua storica dimora di Cinto euganeo. Ora vive a Rovolon
Villa Rodella Galan il giorno del trasloco dalla sua storica dimora di Cinto euganeo. Ora vive a Rovolon

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