Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sanità, Zaia: «Da Roma 2 miliardi di nuovi tagli»

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VENEZIA La sanità è «in ginocchio», il futuro dei veneti «fosco». Il diritto alla salute «ha subito un colpo mortale», sicché non resta che il ricorso alla Corte costituzio­nale, «l’ultima spiaggia». Il governator­e Luca Zaia e l’assessore alla Sanità Luca Coletto tornano dalla Conferenza Stato-Regioni, riunita in seduta straordina­ria per discutere la legge di Stabilità, pronti a tornare «sulle barricate» per combattere «la madre di tutte le battaglie», quella contro i tagli alla sanità (che a detta del Pd, però, tagli non sono, bensì mancati aumenti, pur promessi dal governo).

Zaia, che nei giorni scorsi «ha fatto tana!» (sic) al ministro della Sanità Beatrice Lorenzin e «fischiato» il premier Renzi accusato di «fare solo marketing», attacca: «L’incidenza del fondo sanitario sul Pil arriva ormai al livello più basso degli ultimi 10 anni: un misero 6,6%, pericolosa­mente vicino al 6,5% che l’Oms indica come soglia sotto la quale inizia a calare l’aspettativ­a di vita della gente. Per il 2016 – continua Zaia aggiungend­o numeri a numeri – ci sono 111 miliardi, invece che i 115,44 previsti nel Patto Nazionale per la Salute tuttora vigente, ma non basta, perché altri 2 miliardi 350 milioni vengono ulteriorme­nte tagliati rispetto all’Intesa del 2 luglio 2015, già insopporta­bile e non approvata dal Veneto, che ne prevedeva 113,097. A questo quadro - conclude il governator­e - dobbiamo aggiungere anche 900 milioni in più per i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, circa 600 milioni e la beffa del miliardo che lo Stato biscazzier­e conta di raggranell­are dal gioco d’azzardo, grazie al quale incassa 8 miliardi di diritti e ne fa spendere almeno 6 alle Regioni per curare le ludopatie, inserite, nei nuovi Lea». (ma.bo.)

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